Apple dovrà pagare 506 milioni di dollari all’Università del Wisconsin-Madison, per la violazione di un brevetto
Apple dovrà pagare 506 milioni di dollari (circa 435 milioni di euro) all’Università del Wisconsin-Madison, per la violazione di un brevetto. La decisione sulla causa intentata dall’università ad Apple era arrivata nell’ottobre 2015, insieme a quella che imponeva ad Apple di pagare 234 milioni di dollari di danni: ieri il giudice distrettuale William Conley di Madison, nel Wisconsin, ha però deciso di aggiungere alla sanzione altri 272 milioni di dollari, spiegando che Apple ha continuato a violare il brevetto dell’università fino alla fine del 2016, quando ha perso di validità. Apple ha presentato ricorso contro la decisione dell’ottobre 2015 ed è in attesa di una decisione.
Il brevetto violato era stato ottenuto nel 1998 da un professore e tre studenti di informatica dell’università, e riguardava un “circuito predittivo”, in grado di aumentare le prestazioni di un processore anticipando le istruzioni che un utente darà al sistema. La causa vinta dall’università riguardava l’uso di questo circuito in alcuni computer di Apple, ma Apple – che ha sempre negato le accuse, sostenendo che il brevetto non sia valido – è accusata di averli usati anche negli iPhone: il giudice Conley non si è espresso su questa seconda possibilità, in attesa del ricorso di Apple.