Com’è la giornata di un venditore porta a porta
Tra citofoni, risposte scortesi, dimostrazioni pratiche e qualche rara soddisfazione: l'ha raccontata Elvira Serra sul Corriere della Sera
Sul Corriere della Sera di ieri Elvira Serra ha raccontato come si svolge la giornata dei venditori porta a porta degli aspirapolveri Folletto – quelli prodotti dall’azienda tedesca Vorwerk, che produce anche il robot da cucina Bimby – che lavorano nella provincia di Milano. Molti di loro ricevono rifiuti e risposte sgarbate, ma i più abili riescono a guadagnare bene.
Appuntamento alle 9:30 al Bar Capellini di Cormano. Intorno al tavolino all’aperto siedono in sette: quattro donne e tre uomini dai 32 ai 60 anni, due sono laureati in Economia (uno alla Bocconi con lode). Antonella Pinna è la coordinatrice: assegna a ognuno una strada puntando il dito su una mappa. Di qui a mezz’ora il gruppo si sguinzaglia per le vie di Cusano Milanino, otto minuti d’auto. Obiettivo: aprire la valigia. Nella valigia giace un Folletto, inteso come aspirapolvere. L’auto di Antonella è un guazzabuglio. «Non raccontare com’è la macchina di un venditore», ordina lei con il piglio che le ha fatto «piazzare» già 8.500 apparecchi in 26 anni di onorata carriera. «Dal 2005 non aggiorno più la statistica, ora affianco i giovani e se facciamo una vendita insieme la percentuale la do a loro».
Il metodo è lo stesso per 3.890 agenti, che sommati ai capigruppo e ai responsabili di zona fanno quasi 4.500 persone in tutta Italia. Provvigione del 16% che aumenta in base ai risultati, il «sistema» Folletto completo costa 2.600 euro, l’aspirapolvere da solo 800 (ma spesso ci sono le promozioni). Fatturato annuo di 436 milioni di euro, nel 2016 sono stati venduti 829.193 apparecchi. Merito del prodotto, ma soprattutto della tenacia della forza vendita. Perché una giornata tipo come questa può essere molto, molto frustrante. A partire dal citofono.