A Gerusalemme è stata una giornata di tensioni
Dopo la decisione del governo di restringere gli ingressi alla Spianata delle Moschee sono iniziati diversi scontri fra gruppi di fedeli e la polizia: ci sono tre morti
Aggiornamento delle 22.40: la giornata di tensioni in Israele e Palestina è proseguita con due ulteriori sviluppi. In serata il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha deciso di sospendere ogni rapporto con Israele in conseguenza delle misure repressive israeliane nei confronti dei musulmani alla Spianata delle Moschee. Poco dopo, tre coloni israeliani dell’insediamento di Halamish sono stati uccisi in un attentato.
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A Gerusalemme stanno proseguendo le tensioni iniziate domenica dopo l’installazione di alcuni metal detector all’ingresso della Spianata delle Moschee, uno dei luoghi più sacri per i musulmani. Intorno alle 13 ora locale (le 12 italiane) sono iniziati alcuni scontri fra la polizia e i fedeli musulmani arrivati per partecipare alla preghiera del venerdì alla Spianata. Sono avvenuti scontri anche in altre città palestinesi come Ramallah e Hebron. Secondo la Mezzaluna Rossa in tutta la Palestina 193 persone sono rimaste ferite negli scontri. Ci sono stati anche tre morti: un ragazzo palestinese 17enne è stato ucciso a Gerusalemme est, e altri due ragazzi di 19 e 18 anni sono morti in seguito alle ferite ricevute negli scontri.
https://twitter.com/LukeReuters/status/888400418572783616
Stamattina i ministri del governo israeliano che si occupano di sicurezza avevano deciso di lasciare attivi i metal detector e di vietare l’ingresso alla città vecchia agli uomini con meno di 50 anni, nel tentativo di evitare disordini. Nonostante la tensione migliaia di fedeli sono arrivati stamattina per celebrare il venerdì – il giorno più sacro per i musulmani – alla Spianata, come ogni settimana. La preghiera di mezzogiorno si è svolta piuttosto pacificamente, sia dentro la Spianata sia fuori dalla città vecchia, dove i fedeli esclusi hanno pregato per strada. Poco dopo la preghiera fuori dalla città vecchia ci sono stati scontri fra le polizia e alcuni palestinesi, che hanno iniziato a tirare pietre e altri oggetti.
Protesters throwing rocks and bottles and some fireworks at police. They aren't landing anywhere close. Some cars are getting hit though. pic.twitter.com/TtsoDgINh0
— Judah Ari Gross (@JudahAriGross) July 21, 2017
Kaamil Ahmed dell’agenzia turca Anadolu ha filmato la reazione della polizia contro un altro gruppo di manifestanti che si stava dirigendo verso il posto di blocco degli agenti: dalle immagini, sembra che i poliziotti israeliani abbiano usato un cannone ad acqua e delle granate stordenti per disperdere la folla. Almeno a Gerusalemme la situazione è tornata piuttosto tranquilla dopo le 14 locali (le 13 italiane).
And just like that. This is more serious than any other day this week pic.twitter.com/fSb8aPyD4V
— Kaamil Ahmed (@KaamilAhmed) July 21, 2017
The water cannon deployed as they push the people who stayed behind out of Salaheddin street pic.twitter.com/nsNgXcId6g
— Kaamil Ahmed (@KaamilAhmed) July 21, 2017
La decisione iniziale di installare i metal detector era arrivata dopo l’attentato di venerdì scorso nella città vecchia, perché secondo le autorità israeliane le armi utilizzate per l’attacco erano state nascoste proprio all’interno della Spianata. Da giorni i leader religiosi e civili palestinesi invitavano i fedeli musulmani ad andare a Gerusalemme di venerdì nonostante quello che stava succedendo. La polizia israeliana ha fatto sapere che venerdì ha dispiegato circa 3mila agenti nella città vecchia e nei quartieri vicini per gestire la sicurezza della zona.