La CIA smetterà di addestrare i ribelli siriani anti Assad
Lo dà per certo il Washington Post, ipotizzando che la decisione rientri nella strategia di Trump di collaborare di più con la Russia
Secondo alcuni funzionari citati dal Washington Post, gli Stati Uniti hanno deciso di cancellare il programma della CIA per addestrare e armare gruppi di ribelli siriani moderati al fine di combattere il regime del presidente della Siria, Bashar al Assad.
Il programma era segreto, nel senso che non si avevano informazioni sul suo conto (per esempio riguardo ai soldi spesi per finanziarlo), ma la sua esistenza era stata ampiamente raccontata negli ultimi anni dai giornali americani: si sa che era attivo almeno dal 2013, e che nei primi due anni aveva addestrato circa 10mila ribelli. Il Washington Post e alcuni analisti hanno fatto notare che la decisione degli Stati Uniti è arrivata a soli dieci giorni dal primo incontro ufficiale fra il presidente americano Donald Trump e quello russo Vladimir Putin, leader di due paesi ampiamente coinvolti nella guerra siriana (insieme ad altri, tra cui l’Iran). Altri analisti sostengono che la misura fosse in qualche modo annunciata: da mesi gli Stati Uniti si sono rassegnati a concedere ad Assad un ruolo nella fase di transizione che seguirà alla fine della guerra. Nel 2015 l’amministrazione Obama aveva deciso di chiudere un altro programma di addestramento dei ribelli siriani, quello però progettato in funzione anti-Stato Islamico, perché si era rivelato fallimentare.
#PT Not particularly surprising, given trajectory of US policy.
Still, WaPo frames it as concession to Russia. What did US get in return?
— Tobias Schneider (@tobiaschneider) July 19, 2017
All’inizio del coinvolgimento degli Stati Uniti nella guerra siriana, la decisione di addestrare ed armare gruppi di ribelli anti Assad era uno dei punti principali dell’impegno americano, ma poi le cose sono cambiate: gli Stati Uniti hanno deciso di concentrarsi sulla guerra contro lo Stato Islamico, e l’intervento militare russo alla fine del 2015 ha permesso ad Assad di sopravvivere in un momento per lui molto complicato, e di passare alla controffensiva. Da quel momento in poi il regime siriano ha ottenuto importanti vittorie e riconquistato città controllate da tempo dai ribelli, come per esempio Aleppo, ripresa dalle forze alleate ad Assad nel dicembre 2016. La decisione di sospendere il programma della CIA, dicono alcuni analisti, potrebbe essere legata alla volontà dell’amministrazione Trump di trovare dei punti di incontro con la Russia: di recente, per esempio, i due paesi hanno detto di avere raggiunto un accordo per stabilire una tregua nel sud-ovest della Siria.
Il Washington Post ha aggiunto che il programma della CIA verrà cancellato gradualmente nel giro di alcuni mesi, e che alcune delle risorse di cui disponeva l’agenzia di intelligence americana «potrebbero essere re-indirizzate ad altre missioni, come la lotta allo Stato Islamico o il rafforzamento delle capacità di difesa degli stessi ribelli». Gli Stati Uniti continueranno comunque ad armare i curdi siriani impegnati nella riconquista di Raqqa, la principale città ancora controllata dallo Stato Islamico in Siria.