Anche BBC è alle prese con gli stipendi dei presentatori
Ha dovuto rendere pubblici tutti quelli superiori a 150mila sterline, tra molte polemiche e critiche simili a quelle viste per la RAI
Oggi BBC, la principale emittente pubblica radiotelevisiva del Regno Unito, ha reso pubblici gli stipendi di tutti i suoi più importanti presentatori e dipendenti, rispondendo a una richiesta del governo conservatore di Theresa May. Prevedendo polemiche e critiche per le alte spese per alcuni personaggi famosi, i dirigenti dell’azienda si sono preparati a difendere le loro scelte, ricordando che i conduttori di maggior fama contribuiscono sensibilmente al successo dei suoi programmi e non solo nel Regno Unito. La vicenda ricorda molto il dibattito in Italia degli ultimi mesi sugli stipendi dei dipendenti RAI, e dimostra quanto possa essere complicato per un’azienda pubblica muoversi alla pari con le altre società private, in un settore sempre più concorrenziale.
Almeno 96 conduttori e giornalisti di punta di BBC ricevono uno stipendio annuo superiore alle 150mila sterline (170mila euro) e ci sono grandi disparità. Tra i più pagati con 850mila sterline (1,1 milioni di euro) c’è Graham Norton, conduttore molto famoso che conduce il Graham Norton Show, uno dei programmi più seguiti su BBC One e trasmesso da diverse altre emittenti all’estero su licenza. Il programma è un talk show, di solito molto leggero e divertente, con ospiti internazionali del mondo dello spettacolo. La cifra che guadagna Norton è probabilmente più alta, perché il suo programma si appoggia in parte su una produzione esterna.
Per il personale che va in onda, BBC nell’ultimo anno ha speso nel complesso 194 milioni di sterline (224 milioni di euro), risparmiando circa 4 milioni di sterline rispetto all’anno precedente. Il più pagato in assoluto è il conduttore Chris Evans, che tra il 2016 e il 2017 ha avuto uno stipendio rispettivamente di 2,2 e di 2,25 milioni di sterline (circa 2,9 milioni di euro all’anno). Nei trattamenti economici ci sono grandi disparità tra i singoli conduttori e gli attori di alcune serie tv.
Solo un terzo dei dipendenti con uno stipendio superiore a 150mila sterline è costituito da donne. Il direttore generale, Tony Hall, ha ammesso la disparità di trattamento tra uomini e donne annunciando che BBC: “Deve andare oltre e più velocemente sul tema della diversità di genere. Vogliamo rimanere fermi a questo punto? No. Stiamo spingendo più delle altre grandi emittenti su questi temi? Certamente sì”. BBC si è già impegnata ad avere dirigenti e conduttori equamente divisi tra uomini e donne entro il 2020, e per questo ha aumentato le assunzioni e le promozioni di personale femminile negli ultimi quattro anni.
In vista delle probabili critiche e attacchi personali nei confronti dei suoi conduttori, BBC ha detto che lascerà a ogni dipendente la libertà di difendersi autonomamente e di spiegare le ragioni dei propri contratti. Molti conduttori sono presenti su Facebook e Twitter, dove probabilmente riceveranno nei prossimi giorni messaggi di ogni tipo e non tutti lusinghieri. Stando alle informazioni raccolte dal Guardian, i dirigenti dei canali non hanno dato linee guida ai loro presentatori e giornalisti, che potranno quindi rispondere come meglio credono.
BBC è la più antica azienda pubblica radiotelevisiva al mondo e la più grande per numero di dipendenti, quasi 21mila (35mila se si contano anche i contratti dei collaboratori). Si finanzia principalmente con un canone, pagato annualmente dai cittadini britannici, e con la vendita dei suoi programmi all’estero. Il canone è di 147 sterline, pari a 166 euro (per fare un confronto, il canone RAI quest’anno è di 90 euro). BBC mantiene il suo ruolo di emittente pubblica grazie a una concessione rinnovata periodicamente con il governo britannico, che può quindi imporre alcune politiche all’azienda, seppure esercitando un controllo estremamente ridotto rispetto a quello esercitato tradizionalmente dalla politica in Italia sulla RAI.
La decisione di rendere pubblici gli stipendi, per esempio, era stata decisa dall’ex primo ministro conservatore David Cameron e poi confermata dall’attuale capo del governo, Theresa May. Cameron aveva chiesto a BBC di rendere solo pubblici gli stipendi dei conduttori che prendevano più di 450mila sterline (500mila euro) all’anno, in seguito May ha deciso di abbassare la soglia, richiedendo di pubblicare tutti gli stipendi di chi riceve più di 150mila sterline ogni anno. In più occasioni i dirigenti di BBC hanno criticato questa scelta, perché di fatto rende note informazioni che potrebbero essere usate dalla concorrenza per prendersi alcuni dei suoi conduttori più famosi, offrendo poco di più dei loro attuali stipendi.