A New York sono tornate le balene
Le acque della baia e dei suoi fiumi sono tornate pulite abbastanza perché i cetacei possano trovarci da mangiare
Dopo circa un secolo di assenza, le megattere sono tornate a nuotare nella baia di New York. Gotham Whale, un’organizzazione no profit che si occupa di monitorare i mammiferi marini che vivono nelle acque intorno alla città, ha cominciato a contarne in numero sufficiente per organizzare delle escursioni per mostrarle ai turisti. Gotham Whale le ha avvistate per la prima volta nel 2011: è successo grazie al minore inquinamento del fiume Hudson e dell’oceano di fronte alla città. I newyorkesi avevano scoperto del ritorno delle megattere nel 2014, quando il fotografo Artie Raslich ne fotografò una con il profilo dell’Empire State Building sullo sfondo.
Nel 2014 Paul L. Sieswerda, il fondatore di Gotham Whale, contò 106 balene vicino a New York. In quest’altra foto di Raslich, scattata quest’anno, si vede una megattera che mangia e sullo sfondo una spiaggia di New York.
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Qui invece un gruppo di foche.
Ci sono voluti trent’anni perché la baia di New York tornasse pulita abbastanza per ospitare le balene e con loro anche delfini e foche, altri animali monitorati da Gotham Whale. I fiumi della città – l’Hudson, il Bronx River e l’East River – furono molto inquinati per molto tempo. Negli anni Cinquanta la General Motors utilizzò il fiume Hudson per scaricare i rifiuti di un suo stabilimento e per questo si diceva che il colore delle sue acque dipendesse dal colore di moda per le automobili in quel periodo. Tra il 1947 e il 1977 la General Electric fece finire nell’Hudson circa 600 tonnellate di policlorobifenili (PCB), sostanze chimiche che oggi non vengono più usate e che hanno varie conseguenze negative per la salute delle persone e degli animali: possono causare tumori e danneggiano il sistema immunitario, il sistema nervoso e l’apparato riproduttivo. Intanto il Bronx River e l’East River erano usati come fogna e discarica, anche di rifiuti provenienti dagli ospedali.
Nel 1970 l’allora governatore dello stato di New York Nelson Rockefeller firmò una legge statale per la difesa dell’ambiente con cui fu creato un dipartimento statale per fare leggi sull’ambiente a livello statale. Nelloo stesso anno fu creata l’Environmental Protection Agency (EPA) – quella il cui nuovo capo, voluto da Donald Trump, non pensa che il riscaldamento globale sia dovuto alle attività umane – per fare la stessa cosa a livello federale. Il primo provvedimento davvero importante per l’inquinamento nell’Hudson e negli altri fiumi di New York fu il Federal Clean Water Act del 1972, che ha reso illegale inquinare le acque dei fiumi americani a partire dal 1977, quando entrò in vigore. Nel tempo queste leggi hanno avuto un effetto concreto e la popolazione di pesci e altri organismi marini nelle acque attorno a New York è cresciuta, dando alle balene e agli altri mammiferi marini nuove fonti di cibo.