La cosiddetta “infermiera killer” è stata assolta
I giornali avevano soprannominato così Daniela Poggiali, accusata di essere coinvolta in decine di morti sospette nell'ospedale di Lugo
Ieri Daniela Poggiali, ex infermiera 45enne dell’ospedale di Lugo (Ravenna), è stata assolta in appello dall’accusa di avere ucciso la paziente Rosa Calderoni iniettandole una dose di cloruro di potassio. Del caso di Poggiali si parlò molto nel 2014: l’accusa legò la morte di Calderoni ad altre decine di morti “sospette”, molte delle quali avvenute nei turni di Poggiali (che si è sempre definita innocente). I giornali la soprannominarono “infermiera killer”. Nel marzo 2016 Poggiali era stata condannata all’ergastolo per la morte di Calderoni. Nel processo di appello, una perizia medica ha stabilito che la morte di Calderoni non fu improvvisa – come sostenuto dall’accusa – e “solo in parte compatibile” con l’iniezione di alte quantità di cloruro di potassio. Poggiali è già uscita dal carcere di Bologna, dove si trovava dall’ottobre 2014.
«Sì! Sì!», un urlo a pieni polmoni e poi il pianto, ieri a Bologna, nella piccola aula della Corte d’Assise d’Appello ha costretto il giudice a chiedere silenzio per completare la lettura della sentenza con la quale l’ex infermiera Daniela Poggiali, 45 anni, è stata assolta «perché il fatto non sussiste» dall’accusa di omicidio di Rosa Calderoni. La donna, 78enne, era morta l’8 aprile 2014 all’ospedale di Lugo dove era ricoverata. Dopo più di due ore di camera di consiglio è stata ribaltata la sentenza di primo grado con la quale, a Ravenna, era stato comminato l’ergastolo all’ex sanitaria.
Un gelato e poi a casa
In aula, a sostenerla, c’erano le due sorelle Claudia e Barbara, visibilmente commosse: «Siamo felici di questo risultato, finalmente è stata fatta giustizia anche se quello che è stato tolto a Daniela non le potrà mai essere restituito». Fra il pubblico c’era anche Luigi Conficconi, l’ex fidanzato. «Daniela ha detto che stasera vuole mangiare un gelato — ha raccontato — e poi andare a casa».