Mario Delpini è il nuovo arcivescovo di Milano
Ha 65 anni e ha fatto carriera all'interno della diocesi della città: sostituirà Angelo Scola
Mario Delpini, attuale vescovo ausiliare di Milano, è stato nominato da Papa Francesco nuovo arcivescovo della città e a settembre sostituirà Angelo Scola, che ha superato il limite di età per mantenere l’incarico. Nella Chiesa Cattolica gli arcivescovi sono a capo delle diocesi più importanti e quella di Milano, che comprende più di 1.100 parrocchie, è una delle più grandi del mondo. Per questa ragione l’arcivescovo della città è una figura molto importante nella Chiesa Cattolica e viene spesso considerato fra i “papabili” quando viene convocato il conclave che elegge il papa.
Delpini ha 65 anni, è nato a Gallarate (Varese), e ha una lunga esperienza da sacerdote e vescovo all’interno della diocesi di Milano. È laureato in Lettere e ha insegnato greco in vari seminari di Milano. È sacerdote dal 1975. Nel 1989 l’allora arcivescovo di Milano, Carlo Maria Martini, lo nominò rettore del seminario principale della Diocesi, quello di Venegono Inferiore. Negli anni successivi divenne responsabile di tutti i seminari di Milano. È vescovo dal 2007, mentre dal 2012 è vicario generale – cioè vescovo ausiliare – di Milano. Vatican Insider ha raccontato che da qualche tempo «vive alla Casa del Clero insieme ai sacerdoti anziani e in città si muove in bicicletta, con caschetto e giubbotto catarifrangente».
Delpini non è associato a nessuna corrente particolare della Chiesa ed è molto conosciuto fra i sacerdoti di Milano per la sua lunga carriera di rettore e responsabile dei seminari. Negli anni ha pubblicato diversi libri, l’ultimo dei quali è una raccolta di favole pubblicata nel 2016 dalla casa editrice Àncora.
Secondo il Corriere della Sera, il 15 giugno il consiglio presbiterale della diocesi – cioè un organo consultivo che rappresenta sacerdoti e vescovi della diocesi – si era riunito per stilare un profilo dell’arcivescovo che avrebbero voluto, e che era poi stato inviato al Papa. Secondo una fonte del Corriere, in «molti» interventi era stato chiesto che venisse nominato un arcivescovo «da fuori diocesi» e abbastanza giovane, per permettere «un episcopato più lungo dei precedenti» (Scola aveva 70 anni quando ricevette l’incarico, nel 2011). Il profilo di Delpini non corrisponde alle richieste del consiglio.