He’s back
In un'intervista al Corriere della Sera, Berlusconi è sembrato in forma come ai vecchi tempi e ha detto che sta lavorando a "un bellissimo albero della libertà"
In una lunga intervista al Corriere della Sera, il longevo leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha spiegato i suoi piani per il futuro e raccontato del suo rinnovato impegno politico per far vincere le prossime elezioni politiche a una coalizione di centrodestra, discutendo anche della situazione del centrodestra e del centrosinistra, della nuova legge elettorale e dell’immigrazione in Italia.
Partendo dal buon risultato delle alleanze di centrodestra alle elezioni amministrative, Berlusconi ha detto che sta lavorando in prima persona a un nuovo programma politico, che ha chiamato “albero della libertà”.
Abbiamo preparato un bellissimo albero della libertà, rappresentazione grafica di un programma che sarà rivoluzionario: le radici sono i nostri valori cristiani e i nostri principi liberali, i rami rappresentano i diversi problemi del Paese e i frutti sono le nostre proposte per superarli e far ripartire l’Italia.
Su quale sarà l’orientamento della coalizione di centrodestra, se più di centro o più di destra, Berlusconi ha detto che per vincere serve avere un’offerta politica moderata.
Non mi ero accorto che ci fossero due centro-destra. Io ne conosco uno solo, quello che ho inventato 23 anni fa e con cui abbiamo vinto molte elezioni a tutti i livelli. Un centro-destra unito, plurale, vincente. Una coalizione basata sui valori dell’Occidente liberale, all’interno della quale uomini e idee della destra democratica hanno trovato spazio e ruolo. Quale sarebbe l’altro? Quello della signora Le Pen, che ha garantito la vittoria della sinistra in Francia?
Un’altra delle questioni affrontate nell’intervista è quella dell’incandidabilità di Berlusconi per via della legge Severino. Berlusconi ha fatto ricorso contro la legge, che gli impedisce di candidarsi a cariche elettive per via di una condanna definitiva per frode fiscale, e la Corte europea dei diritti dell’uomo dovrebbe prendere una decisione il prossimo novembre: se le cose non dovessero andare come spera lui, Berlusconi ha detto che comunque farà campagna elettorale.
I delfini esistevano nelle monarchie, e non sempre riuscivano a salire sul trono. Per quanto mi riguarda, alle elezioni ci sarò comunque. Anche se la Corte di Strasburgo non desse il suo verdetto in tempo utile, sarò in campo a guidare la campagna elettorale. Certo, sarebbe una clamorosa ingiustizia per milioni di italiani che non potrebbero votare il loro leader.