Polaroid di nordcoreani
Le ha scattate la fotografa Wong Maye-E per entrarci in confidenza, in un paese dove non è facile superare paure e sospetti
Se entrare in confidenza con le persone da fotografare è una parte delicata e faticosa in ogni progetto fotografico, lo è ancora di più in Corea del Nord, un paese autoritario “senza tolleranza per il dissenso e con una grande diffidenza nei confronti degli stranieri”, in cui i giornalisti possono raramente muoversi liberamente e da soli. Wong Maye-E, la fotografa di Associated Press che si occupa di Corea del Nord, per riuscire a fare dei ritratti nel paese ha iniziato con l’aiuto di fotografie istantanee: scattava prima una polaroid, in modo che potesse mostrarla subito ai suoi soggetti e avesse un pretesto di fare due chiacchiere – «Quando la gente vede l’immagine diventa meno sospettosa di ciò che stai facendo ed è meno intimidatoria di una fotocamera reflex» – e poi scattava anche una fotografia normale.
Con questo metodo negli ultimi tre anni ha ritratto decine di nordcoreani, chiedendo anche loro quali fossero le cose importanti nella loro vita o a cui si ispiravano.
Le risposte che ha ottenuto avevano tutte a che fare in qualche misura con la loro devozione al leader nordcoreano Kim Jong-un e con la loro fedeltà alla patria: «Quando chiedi cosa è importante per loro, i nordcoreani potrebbero rispondere lavorare sodo, riuscire nello sport o avere una grande famiglia. Ma il leader Kim Jong-un non è mai lontano nella conversazione». Riguardo la coppia ritratta qui sopra, Maye-E ha raccontato di essere rimasta inizialmente sorpresa quando le hanno detto che desideravano avere molti figli, salvo poi aggiungere che in quel modo i bambini avrebbero potuto arruolarsi nell’esercito e difendere il paese.
Qui sotto trovate una selezione delle istantanee scattate da Maye-E, ma ne potete trovare altre sul suo account Instagram o su quello di Ap.
Wong Maye-E vive a Singapore e visita spesso la Corea del Nord Maye-E: lavora per Associated Press dal 2003 e il suo primo viaggio in Corea del Nord risale al 2013, quando affiancò il fotografo David Guttenfelder (che per le sue foto in Corea è diventato molto famoso, ed è stato premiato al World Press Photo), di cui ha poi preso il posto di responsabile quando se ne è andato.