Come fa Batman a essere così ricco?

Famiglia ricca da generazioni, da parte di padre e di madre, e vantaggi competitivi derivanti dalla tecnologia aliena

Batman è molto ricco. O meglio, lo è Bruce Wayne: il filantropo e uomo d’affari che dopo essersi messo il costume da pipistrello diventa Batman, il supereroe della città immaginaria di Gotham City e protagonista di serie tv, film e – dalla fine degli anni Trenta – di molte storie a fumetti. Bruce Wayne non ha particolari superpoteri e tutto quello che fa lo fa grazie ai muscoli, a tanta buona volontà e, soprattutto, ai molti soldi che ha a disposizione per ideare e realizzare armature, veicoli tamarri e bat-aggeggi di vario tipo. Chris Sims, esperto di fumetti e soprattutto di fumetti su Batman, ha spiegato su Looper – un sito sulla cultura pop, i videogiochi e i film sui supereroi – da dove arrivano tutti i soldi della Wayne Enterprises, e quindi di Bruce Wayne, e quindi di Batman.

Per prima cosa, Sims scrive che Batman è ricco per tradizione. Batman fu uno dei primi importanti supereroi a essere stati creati: nel 1939, un anno dopo Superman. Tra le principali ispirazioni dei suoi creatori, Bob Kane e Bill Finger, ci fu il protagonista di alcuni romanzi di inizio Novecento, La Primula Rossa: un uomo ricco e con un’identità segreta, che durante la rivoluzione francese salvava la gente dalla ghigliottina. Presero ispirazione anche da Zorro e The Shadow (un giustiziere mascherato protagonista di storie pulp degli anni Trenta).

Batman è ricco anche per comodità: non avendo superpoteri – come per esempio Spiderman – e non essendo un alieno – come Superman – bisognava dargli un modo per finanziare bat-mobili, tute e cose che potessero aiutarlo a sconfiggere il cattivo di turno. È la stessa cosa che succede con Iron Man, cioè Tony Stark: non ha superpoteri; è solo molto intelligente e ha molti soldi. In più, sempre pensando che Batman fu ideato negli anni Trenta, bisogna ricordarsi che gli Stati Uniti non erano ancora davvero usciti dalla Grande Depressione e quindi, come scrive Sims: «Per dei bambini cresciuti in quegli anni, una vita ricca e mondana era tanto fantastica e affascinante quanto la possibilità di arrivare in cima a un palazzo con un unico grande salto».

Finite le premesse, Sims spiega cosa dicono i fumetti sull’origine della ricchezza di Batman. Perché, come scrive Sims, «se avete letto abbastanza fumetti, non vi sorprenderà sapere che anche l’infinito mucchio di soldi di Bruce Wayne ha una sua storia». Nel mondo di fantasia in cui si svolgono le storie di Batman, Gotham City è nella costa nord-orientale degli Stati Uniti e gli antenati di Wayne ci arrivarono in epoca coloniale, da ricchi mercanti. Nei fumetti si parla poi di Alan Wayne, un antenato di Batman che a inizio Novecento diede un notevole contributo alla costruzione di molti ponti, tunnel ed edifici di Gotham City, compresa la Wayne Tower.

batman

Visto che i fumetti mischiano spesso mondo vero e mondo di fantasia, in una storia del 1969 si disse anche che Batman era un discendente di Anthony Wayne, un vero generale statunitense del Diciottesimo secolo, che combatté per l’indipendenza degli Stati Uniti e fu soprannominato “il pazzo” per le sue scelte azzardate ma spesso efficaci.

Gen._Anthony_WayneUn ritratto di Anthony Wayne (Wikimedia)

Esauriti gli antenati, si arriva quindi ai genitori, che come potrebbe sapere anche chi di Batman non è esperto, furono uccisi quando lui era un bambino, durante una rapina. Batman è anche figlio di Martha Kane, a sua volta discendente di un’altra ricca famiglia di Gotham City, che ha fatto i soldi nell’industria chimica. L’azienda dei Kane e quella dei Wayne a un certo punto si uniscono. Oltre che erede di una ricca famiglia e delle sue aziende, Thomas Wayne era un chirurgo e, secondo quanto detto in una storia del 2008, sembra anche che trovò un pezzo di kriptonite (quella di Superman, che vive nello stesso universo di Batman) e lo usò per dare un rilevante vantaggio ingegneristico (tecnologia aliena!) alla Wayne Enterprises.

Senza entrare troppo nei tantissimi e complicatissimi dettagli, la Wayne Enterprises è una società che ne possiede molte altre, in molti settori diversi. Quello aerospaziale, della tecnologia, dell’intrattenimento e dell’informazione: Wayne è anche il proprietario del Daily Planet, il giornale in cui lavora Clark Kent, cioè Superman. Poi c’è la Wayne Foundation, che si occupa di finanziare progetti benefici, in particolare a favore dei bambini (perché Batman è orfano e perché Martha, sua madre, si impegnava molto nella beneficenza a favore dei bambini).

Batman è quindi molto ricco perché lo erano i suoi antenati, da parte di madre e padre, e perché è il capo di una serie di aziende che vanno benone (in parte grazie alla tecnologia aliena, facile così). È comunque meglio non farsi troppe domande: come scrive Sims, «l’infinita ricchezza di Bruce Wayne esiste solo in funzione della storia, è comoda per spiegare perché questo tizio può uscire ogni sera a fare a pugni con Due-Facce e lo Spaventapasseri senza preoccuparsi di timbrare il cartellino in ufficio il giorno dopo, o per permetterci di vedere un eroe mascherato con le orecchie a punta andare in giro sull’auto più bella di sempre». In più, scrive Sims spiegando perché certe cose non sono spiegate con gran dettaglio, se c’è una cosa su cui siamo tutti d’accordo è che una storia su come fermare «qualcuno che vuole distruggere Gotham City controllando la mente delle persone attraverso tazze di caffè è più interessante di vedere un ricco tizio firmare assegni».

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