Le proteste contro il governo britannico per la Grenfell Tower
Ieri centinaia di persone hanno manifestato a Londra per le carenze nei soccorsi dopo l'incendio del palazzo in cui sono morte almeno 79 persone
Ieri, centinaia di persone hanno manifestato a Londra contro il governo per il modo in cui ha gestito l’emergenza dopo l’incendio alla Grenfell Tower, in cui sono morte almeno 79 persone. Le proteste di ieri sono coincise con la cerimonia di apertura del Parlamento britannico, ma anche nei giorni precedenti c’erano state altre manifestazioni in cui molti chiedevano più assistenza per le famiglie di morti e feriti, e una ricollocazione veloce per chi era rimasto senza casa.
La prima ministra Theresa May, che è in un momento delicato dopo il cattivo risultato delle elezioni, si è scusata per l’inefficienza nella gestione delle prime ore dopo l’incendio, ha promesso che il governo pagherà i costi legali per consentire ai superstiti e alla famiglie di partecipare all’indagine pubblica e ha detto che chi è rimasto senza casa avrà una nuova sistemazione entro tre settimane.
Ieri il governo ha annunciato di aver comprato 68 appartamenti in un complesso di lusso vicino alla Grenfell Tower, dove si trasferiranno le famiglie che hanno perso la casa.
May – dopo aver evitato la domanda per alcuni giorni – ieri ha ammesso che il sostegno per le persone coinvolte “non è stato abbastanza buono”: «Le persone sono rimaste senza le loro cose, senza tetti sopra la testa, senza nemmeno le informazioni di base su quello che era successo, su cosa avrebbero potuto fare e su dove avrebbero potuto chiedere aiuto. Questo è stato un fallimento dello stato, locale e nazionale. Come primo ministro mi scuso per quel fallimento». Inizialmente May era stata criticata anche per non essere andata a incontrare subito le persone sopravvissute, come avevano invece fatto il sindaco di Londra Sadiq Khan e il leader del Partito Laburista Jeremy Corbyn.
Le cause dell’incendio non sono ancora chiare e per stabilirle è in corso un’indagine che coinvolge più di 200 investigatori, ma sarà un lavoro molto lungo. Le indagini riguardano anche le condizioni dell’edificio e i suoi lavori di ristrutturazione, di cui si è parlato parecchio: il rivestimento esterno del palazzo – per esempio – era stato sostituito recentemente e secondo diversi esperti non sarebbe stato ignifugo a sufficienza.