Comune di Milano, Regione Lombardia e Ferrovie hanno firmato l’accordo di programma per la riqualificazione degli scali ferroviari a Milano
I tre enti si sono accordati per avviare un programma condiviso di riqualificazione di sette scali ferroviari di Milano. L’accordo dovrà essere ratificato dal consiglio comunale: l’assessore all’Urbanistica di Milano Pierfrancesco Maran ha detto che l’accordo sarà votato dal consiglio nel giro di un mese. Rispetto al precedente accordo – trovato dalla giunta Pisapia ma respinto dal consiglio comunale – la quota di verde pubblico da riservare negli spazi interessati è aumentata fino al 65 per cento della superficie totale. Qui avevamo ricostruito dall’inizio la vicenda degli scali ferroviari.
Oltre 675mila m² di verde, pari al 65% della superficie territoriale, 97 milioni di euro per interventi sulla Circle Line, almeno il 32% delle volumetrie complessive destinate a funzioni non residenziali, almeno il 30% delle volumetrie complessive destinate a residenza sociale e convenzionata, ridistribuzione delle volumetrie verso gli scali di maggior dimensione.
Sono i punti chiave dell’Accordo di Programma sottoscritto oggi presso lo Scalo Farini da Comune di Milano, Regione Lombardia, Ferrovie dello Stato Italiane con Rete Ferroviaria Italiana e FS Sistemi Urbani, e Savills Investment Management Sgr (proprietaria di una porzione di area all’interno dello scalo Farini) per la riqualificazione dei 7 scali ferroviari dismessi, che insieme occupano una superficie di 1.250mila m², di cui circa 200mila rimarranno a funzione ferroviaria. Si tratta del più grande piano di rigenerazione urbana che riguarderà Milano nei prossimi 20 anni, uno dei più grandi progetti di ricucitura e valorizzazione territoriale in Italia e in Europa. L’Accordo recepisce le richieste indicate lo scorso novembre dal Consiglio Comunale e le istanze emerse durante il lungo percorso di partecipazione e dibattito pubblico che ha visto il coinvolgimento di oltre 60mila persone.