Maturità 2017: le cose da sapere
Le date degli esami, le materie della seconda prova e le voci sulle tracce della prima prova: si inizia mercoledì
Questa settimana cominceranno gli esami di maturità, i penultimi a svolgersi secondo la classica modalità di tre prove scritte e un colloquio orale: dal 2019 l’esame cambierà a seguito delle innovazioni previste dalla riforma Buona Scuola, che per esempio prevede due sole prove scritte.
Gli esami inizieranno mercoledì 21 con la prima prova di italiano, uguale per tutti indifferentemente dall’indirizzo degli studi. Ci sono quattro tipologie di tracce fra cui svolgere: analisi del testo, saggio breve o articolo di giornale, tema di attualità o tema storico. In questi giorni si parla molto dei possibili argomenti della prima prova, come al solito a partire da alcune ricorrenze: Pirandello è l’autore più considerato per l’analisi del testo (è nato 150 anni fa), le celebrazioni dello scorso marzo per il 60esimo anniversario dei Trattati di Roma potrebbe essere invece lo spunto per il tema di attualità.
La seconda prova sarà il giorno dopo – giovedì 22 – e riguarderà una materia diversa in base al corso di studi, che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha annunciato a Gennaio: al liceo scientifico ci saranno una serie di problemi e quesiti di matematica, al liceo classico una versione di latino.
Gli scritti finiranno il 26 giugno con la terza prova: anche qui le modalità cambieranno in base al tipo di corso frequentato, ma la prova sarà ideata dalla singola commissione: sarà quindi diversa per ogni classe. Le date degli orali cambiano da istituto a istituto e sono decise dalle singole commissioni: solitamente i colloqui iniziano circa una settimana dopo la fine degli scritti.
Quest’anno il MIUR ha lanciato una campagna sui principali social network per tranquillizzare i maturandi: il titolo è “No Panic” e ci sono una serie di consigli su come affrontare gli esami. Nell’ultimo video c’è l’astronauta Samantha Cristoforetti che parla di come arrivare organizzati agli esami.