Nel grattacielo bruciato a Londra si cercano i dispersi
Sono morte almeno 17 persone, ma c'è ancora un numero imprecisato di dispersi di cui non si hanno più notizie
A Londra i vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per spegnere gli ultimi focolai della Grenfell Tower, il grattacielo vicino al quartiere di Notting Hill completamente bruciato nella notte tra martedì e mercoledì. Nell’incendio sono morte almeno 17 persone e c’è ancora un numero imprecisato di dispersi, mentre i feriti ricoverati in ospedale sono 37, 18 dei quali in condizioni critiche. Circa 65 persone sono state portate in salvo dai vigili del fuoco nelle prime ore di mercoledì, ma ci si aspetta che il numero di morti possa aumentare sensibilmente, quando le squadre di soccorso inizieranno a perlustrare i piani del grattacielo resi finora inaccessibili dalle fiamme e dal fumo. Nel pomeriggio il comandante di Scotland Yard Stuart Cundy ha detto che sono stati identificati «provvisoriamente» i corpi di sei persone, ma ha aggiunto che c’è un’alta probabilità che non tutti i morti potranno essere identificati.
Citando fonti interne al ministero degli Esteri italiano, ANSA e altri giornali hanno scritto che tra i dispersi ci sono anche due italiani. Secondo il Mattino di Padova sarebbero un ragazzo di San Stino di Livenza (Venezia) e una ragazza di Camposampiero (Padova), di cui non si hanno più notizie e che non risultano tra i ricoverati negli ospedali londinesi.
I vigili del fuoco hanno ricevuto una prima chiamata alle 00:54 (1:54 in Italia) di mercoledì, quando nel palazzo c’erano diverse centinaia di persone; la Grenfell Tower aveva in tutto 120 appartamenti. Al momento le cause dell’incendio non sono note e la prima ministra britannica, Theresa May, ha ordinato l’apertura delle indagini per capire che cosa sia successo e come sia stato possibile che un palazzo di quelle dimensioni sia andato completamente a fuoco.
Decine di persone rimaste senza casa sono state ospitate in alcuni centri di raccolta, allestiti nella giornata di ieri. Sono stati raggiunti da molti abitanti della zona, che hanno chiesto se fosse possibile fare donazioni e dare una mano per l’emergenza. Le persone che vivevano nella Grenfell Tower chiedono notizie di parenti, amici e conoscenti dati per dispersi e che si teme potrebbero essere morti nel grande incendio. Ieri il comandante della Polizia, Stuart Cundy, ha detto che probabilmente il numero dei morti è destinato ad aumentare, rispetto ai 17 riscontrati finora. La presenza di focolai e di aree pericolanti nel palazzo ha rallentato l’esplorazione di alcuni ambienti, dove potrebbero essere rimaste intrappolate alcune persone.
La Grenfell Tower era stata sottoposta di recente a lavori di ristrutturazione, terminati nel maggio dello scorso anno. Uno degli interventi aveva riguardato il rinnovo del rivestimento esterno del palazzo, che secondo alcune fonti di BBC News era a base di polietilene, quindi poco ignifugo. Lo stesso rivestimento era presente in altri palazzi andati a fuoco negli ultimi tempi in Francia, negli Emirati Arabi Uniti e in Australia. Prima e durante i lavori di ristrutturazione, l’associazione Grenfell Action Group aveva sostenuto che il palazzo fosse a rischio d’incendio e che non fossero state prese sufficienti precauzioni. L’azienda che si era occupata dei lavori ha detto la ristrutturazione era “conforme a tutti i regolamenti”, ma solo le indagini sul grattacielo potranno verificare questa versione.