Alexei Navalny e altre centinaia di persone sono state arrestate in Russia
Durante le proteste contro Putin organizzate a Mosca e San Pietroburgo, a cui hanno partecipato decine di migliaia di manifestanti
Più di mille di manifestanti sono stati arrestati a Mosca e a San Pietroburgo, in Russia, durante alcune proteste anti-governative a cui hanno partecipato migliaia di persone. Video girati da attivisti e giornalisti che si trovano sul posto mostrano le cariche della polizia sui manifestanti.
Dopo i moltissimi arresti – la polizia ha detto che sono almeno 650, per gli attivisti molti di più – le proteste sono state interrotte. Tra i fermati c’è anche Alexei Navalny, uno dei più celebri oppositori del presidente russo Vladimir Putin e uno dei principali organizzatori delle proteste di oggi, che è stato praticamente messo agli arresti domiciliari: la polizia l’ha bloccato prima che potesse uscire di casa, a Mosca. Nella serata di ieri un tribunale ha disposto 30 giorni di detenzione per Navalny, con l’accusa di avere organizzato una manifestazione non autorizzata.
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Durante le proteste, i manifestanti hanno cantato slogan contro Putin, come “abbasso lo zar”, e contro la corruzione, e hanno gridato “vergogna” ai poliziotti che eseguivano gli arresti. La manifestazione di Mosca era stata autorizzata, ma poco prima del suo inizio Navalny aveva detto che il luogo dell’evento era stato spostato. La polizia è quindi intervenuta perché la manifestazione a quel punto non era più autorizzata (non è detto che la polizia non sarebbe intervenuta comunque: in Russia non c’è grande libertà di esprimere la propria opposizione al governo).
(VASILY MAXIMOV/AFP/Getty Images)
Alla manifestazione di Mosca hanno partecipato anche migliaia di persone che abitano in una zona della città dove una serie di costruzioni di epoca sovietica dovrebbero essere demolite per fare spazio a un’operazione di riqualificazione edilizia. Alcuni di loro avevano già protestato contro il governo lo scorso maggio.
(Evgeny Feldman/Pool Photo via AP)
In tutto, oggi ci sono state 169 manifestazioni in varie parti della Russia, gran parte delle quali è stata ripresa dal canale YouTube gestito dai sostenitori di Navalny. Navalny e gli altri oppositori hanno organizzato le manifestazioni in corrispondenza con la Festa nazionale russa, che si celebra ogni 12 giugno per ricordare la “dichiarazione di sovranità” del 1990, un evento che portò all’inizio della disgregazione dell’Unione Sovietica.