Si sta votando per le elezioni amministrative
I seggi chiuderanno alle 23 e alle 19 l'affluenza era al 42 per cento
Oggi in Italia si sta votando per le elezioni amministrative, quelle in cui si eleggono i sindaci e i consigli comunali. I seggi sono aperti dalle 7 e chiuderanno alle 23 e i ballottaggi si terranno il 25 giugno: i comuni interessati dalle elezioni sono 1.004, compresi 21 capoluoghi di provincia e 4 capoluoghi di regione. Gli aventi diritto al voto che vivono in questi comuni sono più di 9 milioni, e i dati sull’affluenza si possono consultare sul sito del ministero dell’Interno: alle 12 era del 19 per cento e alle 19 era del 42,35 per cento (il dato del Ministero non tiene però conto di alcune regioni fra cui Sicilia e Friuli-Venezia Giulia).
I capoluoghi di regione in cui si tengono le elezioni oggi sono Palermo, Genova, Catanzaro e L’Aquila. I 21 capoluoghi di provincia sono invece Alessandria, Asti, Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Verona, Taranto e Trapani. Qui ci sono tutte le informazioni utili per sapere come si vota. Una cosa importante da tenere a mente è che nei comuni con popolazione fino a 15mila abitanti si procede a un eventuale turno di ballottaggio solo in caso di parità di voti fra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti. Nei comuni con più di 15mila abitanti si andrà al ballottaggio se nessun sindaco avrà ottenuto la maggioranza assoluta dei voti (cioè più del 50 per cento).
Sono state presentate in tutto quasi 4mila lista e 2902 sono liste civiche: il partito con più liste è il Movimento 5 Stelle, che ne ha 181; seguono il PD e la Lega Nord, con 134 e 123 liste. Come ha invece fato notare Silvio Buzzanca su Repubblica «il centrodestra si presenta quasi sempre unito intorno allo schema Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia» mentre «il PD e i partiti alla sua sinistra non si presentano uniti in maniera massiccia». Per quanto riguarda i 25 capoluoghi di provincia in cui si vota oggi, 17 hanno un’amministrazione di centrosinistra, 7 di centrodestra e uno (Parma) ha un sindaco che era del Movimento 5 Stelle ma poi ne è uscito. Per quanto riguarda invece i comuni con più di 15mila abitanti, 85 hanno un’amministrazione di centrosinistra, 40 di centrodestra e 24 sono amministrati dal Movimento 5 Stelle. Queste, invece, sono le cose da sapere un po’ più nel dettaglio su ognuno dei comuni più importanti in cui si vota oggi.
È una città che da circa mezzo secolo ha solo sindaci di centro o sinistra. Quest’anno sembra, però, che la situazione sia molto incerta. Il sindaco uscente, Marco Doria di Sinistra Italiana, ha deciso di non ricandidarsi e ora i sondaggi sono divisi, tra chi attribuisce la vittoria al candidato di centrosinistra e chi a quello di centrodestra. Genova è anche la città di Beppe Grillo, ma il Movimento 5 Stelle sembra faticare a ottenere buoni risultati: il partito si è diviso e, oltre al candidato ufficiale, parteciperanno al voto anche due fuoriusciti dal Movimento.
Il candidato del centrosinistra è Gianni Crivello, che ha 64 anni ed è l’attuale assessore alla Protezione civile nella giunta Doria, definito dai suoi critici “un vecchio comunista”. Il candidato del centrodestra è Marco Bucci, un manager di 58 anni, che ha studiato e lavorato negli Stati Uniti e in Svizzera e nel 2015 è stato chiamato dal governatore della Liguria Giovanni Toti per guidare Liguria digitale, una società controllata dalla regione. La sua candidatura ha unito tutto il centrodestra, dalla Lega Nord di Matteo Salvini a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Luca Pirondini, violinista e tenore che lavora con diverse orchestre liguri, è il candidato ufficiale del Movimento 5 Stelle ma ci sono anche Marika Cassimatis e Paolo Putti, un consigliere comunale eletto nel 2012 con il Movimento 5 Stelle, ma in seguito uscito dal partito. Cassimatis era stata scelta dalle consultazioni online del M5S, ma poi Grillo aveva annullato la sua vittoria con una decisione personale, chiedendo agli iscritti di fidarsi di lui. Cassimatis aveva fatto ricorso, ottenendo ragione dal tribunale di Genova, anche se il candidato del M5S era rimasto Pirondini.
I candidati sono sei e tra loro ci sono il sindaco uscente Leoluca Orlando e Fabrizio Ferrandelli, che si era presentato anche nel 2012. Solo che stavolta i partiti che li appoggiano sono diversi. A sostegno di Orlando ci sono sette liste, tra le quali “Democratici e popolari”, nata dall’unione fra Partito Democratico e Area Popolare di Angelino Alfano, e “Sinistra comune”, formata da Rifondazione e Sinistra Italiana. Ferrandelli, che alle precedenti elezioni era il candidato sostenuto dal PD, è ora sostenuto da, tra gli altri, Forza Italia. Di lui si è parlato molto anche perché ha avuto il sostegno pubblico di Salvatore Cuffaro, ex presidente della regione condannato definitivamente a sette anni per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra e tornato in libertà nel dicembre del 2015. Il candidato del Movimento Cinque Stelle – che da mesi sta attraversando a Palermo una grossa crisi soprattutto per la vicenda delle firme false per le amministrative del 2012 – è Ugo Forello. Gli altri tre candidati sono: Ismaele La Vardera, giornalista di 24 anni sostenuto da una coalizione di centrodestra di cui fa parte anche Matteo Salvini; Nadia Spallitta, unica donna e candidata dei Verdi; l’indipendentista Ciro Lomonte.
È la città oggi governata da Federico Pizzarotti, primo sindaco che il Movimento 5 Stelle ha eletto in una città capoluogo di provincia. Pizzarotti è poi stato espulso dal Movimento 5 Stelle, che oggi in città è dato dai sondaggi sotto il 3 per cento. Secondo i sondaggi a contendersi la vittoria – e a incontrarsi in un probabile ballottaggio – saranno il sindaco uscente Pizzarotti, che si ricandida senza il sostegno del suo ex partito, e il candidato del centrosinistra Paolo Scarpa, un ingegnere che alle primarie del centrosinistra ha battuto il candidato sostenuto dai principali dirigenti del partito.
I candidati sindaco sono nove e sei di loro sono più o meno vicini al centro-destra. L’attuale sindaco è Flavio Tosi, che dopo due mandati consecutivi non ha potuto ricandidarsi. Una dei candidati è Patrizia Bisinella, compagna di Tosi, che nel 2013 era stata eletta senatrice nella circoscrizione Veneto per la Lega Nord, ma nel marzo del 2015, con altri tre deputati e due senatori, aveva lasciato il partito a causa dell’espulsione di Tosi. Nel luglio del 2015 aveva formato “Fare!”, che si ispira al nuovo movimento politico dello stesso Tosi. L’altro principale candidato del centrodestra è Federico Sboarina, che è sostenuto da sette liste, tra cui “Verona più sicura”, quella di Forza Italia, quella della Lega Nord e quella di Fratelli di Italia. La candidata del PD è Orietta Salemi e un altro candidato della sinistra è Michele Bertucco.
Il sindaco uscente del Partito Democratico Paolo Dosi ha deciso di non candidarsi. Il PD, quindi, ha deciso di candidare un non iscritto al partito, Paolo Rizzi, che ha 55 anni ed è professore associato di Economia politica dell’università Cattolica. Patrizia Barbieri è appoggiata da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia e il candidato ufficiale del Movimento 5 Stelle è Andrea Pugni.
I candidati principali sono Massimo Bitonci, ex sindaco della Lega Nord Nord sfiduciato lo scorso novembre dalla sua stessa maggioranza, e Sergio Giordani. Simone Borile è il candidato del Movimento 5 Stelle e Arturo Lorenzoni è il candidato della sinistra.