Da dove arriva la credenza per cui le carote aiutano a vedere di notte
Dalla propaganda britannica durante la Seconda guerra mondiale, anche per nascondere segreti militari ai tedeschi
Forse quando eravate bambini una nonna vi ha detto che mangiando molte carote si diventa capaci di vedere al buio per convincervi a finire il vostro piatto di verdure. Se è così sappiate che non era vostra nonna a essere molto fantasiosa, ma il governo britannico durante la Seconda guerra mondiale.
La vitamina A presente nelle carote fa davvero bene agli occhi – è una cosa assodata per la scienza – ma non migliora la vista, soprattutto quella notturna. Questa falsa credenza è nata per due ragioni: da un lato perché il governo britannico voleva nascondere un segreto militare dai tedeschi, dall’altro perché cercava di risolvere il problema della scarsità di cibo disponibile a causa della guerra. All’epoca si potevano vedere manifesti di propaganda con l’immagine di un soldato durante un bombardamento aereo e la scritta: «La visione notturna è una questione di vita o di morte. MANGIA carote o verdure a foglie verdi e gialle… sono ricche di vitamina A, essenziale per la visione notturna».
La prima ragione per cui erano state diffuse le informazioni false sulle carote e le loro proprietà è che non si voleva che si sapesse come facevano i piloti britannici a colpire quelli tedeschi al buio. Infatti per evitare i bombardamenti durante la notte nelle città si ordinavano i blackout e quindi i cieli sopra la Gran Bretagna erano bui. Per localizzare e abbattere gli aerei nemici la Royal Air Force (RAF) usava un tipo di radar in grado di segnalare la presenza di velivoli anche prima che questi attraversassero il canale della Manica. Nel 1940 il pilota John Cunningham, soprannominato “Cat’s Eyes”, cioè “Occhi di gatto”, fu il primo ad abbattere un aereo in questo modo: nel corso della guerra ne abbatté venti, diciannove dei quali di notte. Ai giornali fu detto che Cunningham e gli altri piloti riuscivano a colpire gli aerei nemici perché mangiavano tantissime carote. Non si sa se i tedeschi vennero a sapere di questa storia e, nel caso, se ci credettero e cominciarono a far mangiare ai loro piloti molte carote, ma di certo tanti civili britannici si fidarono dei manifesti del governo.
C’era anche un’altra ragione per cui era nell’interesse generale che mangiare le carote andasse di moda: durante la guerra i beni alimentari erano scarsi e razionati perché la maggior parte dei commerci era interrotta. Zucchero e caffè per esempio erano rari e ogni famiglia poteva acquistarne solo una certa quantità al mese. Per questo il governo invitava le persone ad aumentare il consumo di prodotti disponibili anche nel Regno Unito. Per rendere la prospettiva di mangiare carote più attraente erano anche stati creati alcuni personaggi a fumetti che raffiguravano gli ortaggi: il principale era Dr. Carrott, poi c’erano Carroty George, Pop Carrot e Clara Carrot, disegnati con la collaborazione di Disney. Lo stesso era stato fatto per le patate, con Potato Pete.
I personaggi disegnati facevano parte di una campagna del governo, la “Dig For Victory Campaign”, che suggeriva di coltivare ortaggi come le carote anche nel proprio giardino. C’erano poi pubblicità che consigliavano ricette per usare i pochi alimenti disponibili in modi nuovi e tra le altre cose dicevano come usare le carote come dolcificante in sostituzione dello zucchero. Il risultato dell’impegno del governo britannico in favore delle carote fu tale che alla fine del 1942 nel Regno Unito c’era un surplus di carote: circa 100mila tonnellate di troppo.
Due bambini davanti a un cartello che pubblicizza carote su stecco al posto di gelati, il 28 aprile 1941 (Fox Photos/Getty Images)