A Genova il centrosinistra può perdere
Il sindaco Marco Doria non si è ricandidato e il centrodestra sembra avere buone possibilità di eleggere un sindaco dopo 50 anni, mentre il M5S è molto diviso
Alle elezioni amministrative del prossimo giugno si voterà anche a Genova, una città che da circa mezzo secolo ha solo sindaci di sinistra. Quest’anno sembra, però, che la situazione sia molto incerta. Il sindaco uscente, Marco Doria, ha deciso di non ricandidarsi e ora i sondaggi sono divisi, tra chi attribuisce la vittoria al candidato di centrosinistra e chi a quello di centrodestra. Genova è anche la città di Beppe Grillo, ma il Movimento 5 Stelle sembra faticare a ottenere buoni risultati: il partito si è diviso e, oltre al candidato ufficiale, parteciperanno al voto anche due fuoriusciti dal Movimento. Nonostante queste premesse, fino ad ora ci sono stati pochi scontri su grandi temi. Come ha scritto il giornalista del Corriere della Sera, Marco Imariso: «La campagna elettorale vola basso su temi non esattamente cruciali come l’apertura dell’Esselunga o il mercatino degli ambulanti in corso Quadrio».
Il centrosinistra è arrivato piuttosto in difficoltà a queste elezioni anche a causa della scelta dell’attuale sindaco Marco Doria – che era riuscito a vincere le primarie del centrosinistra nel 2012, battendo il candidato del PD con l’appoggio di Sinistra ecologia libertà – di non ricandidarsi. Doria – che fa parte di Sinistra Italiana – vinse alla testa di una coalizione dove la sinistra radicale era piuttosto forte, ma secondo parte dei suoi sostenitori non è stato all’altezza delle aspettative e ha fatto troppi compromessi durante il suo mandato. Lo scorso febbraio, parte della maggioranza che lo sosteneva fece fallire un tentativo di far entrare capitali privati nelle aziende municipalizzate che si occupano di rifiuti. Il giorno dopo Doria – che aveva fortemente sostenuto il progetto – annunciò che non si sarebbe ricandidato.
Il compito di mantenere in piedi l’ampia coalizione di centrosinistra è stato assegnato a Gianni Crivello, 64 anni, attuale assessore alla Protezione civile nella giunta Doria e definito dai suoi critici “un vecchio comunista”. Crivello, scrive il Manifesto, oltre ad essere sostenuto da tutti i principali partiti del centrosinistra, PD, MPD e SI, è appoggiato anche dalla Comunità di San Benedetto al Porto, che fu di don Andrea Gallo, dall’Anpi e da numerose associazioni che sostenevano Doria. Secondo un sondaggio realizzato da Demos & Pi per Repubblica, Crivello dovrebbe arrivare con facilità al secondo turno e battere con un certo margine il suo eventuale avversario.
Nello stesso giorno in cui Repubblica pubblicava il suo sondaggio, il Corriere della Sera pubblicava un’altra consultazione, realizzata da Ipsos, secondo cui a vincere in ogni caso sarebbe invece il candidato del centrodestra unitario, Marco Bucci, 58 anni. Bucci è un manager specializzato nel settore farmaceutico e digitale. Ha studiato e lavorato negli Stati Uniti e in Svizzera e nel 2015 è stato chiamato dal governatore della Liguria Giovanni Toti per guidare Liguria digitale, una società controllata dalla regione. La sua candidatura ha unito tutto il centrodestra, dalla Lega Nord di Matteo Salvini a Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.
Il Movimento 5 Stelle, invece, appare diviso: alle elezioni si presenteranno tre candidati provenienti dal partito di Beppe Grillo. Quello ufficiale è Luca Pirondini, violinista e tenore che lavora con diverse orchestre liguri. Pirondini era stato sconfitto alle primarie online del Movimento dello scorso marzo, vinte da Marika Cassimatis. Grillo, però, ha annullato la consultazione, accusando Cassimatis di essere vicina a un gruppo di consiglieri comunali e regionali del Movimento molto critici con la dirigenza locale del partito. Pirondini ha quindi vinto una seconda consultazione, questa volta aperta a tutti gli iscritti del Movimento e non solo a quelli locali.
Cassimatis ha fatto causa contro il Movimento,accusandolo di aver violato i suoi stessi regolamenti interni. Il tribunale le ha dato in parte ragione, ma lei ha deciso ugualmente di candidarsi da sola, con la lista Marika Cassimatis sindaco. Alle elezioni è candidato anche Paolo Putti, un consigliere comunale eletto nel 2012 con il Movimento 5 Stelle, ma in seguito uscito dal partito. Putti e la sua lista, Chiamami Genova, sono appoggiati anche da alcune forze della sinistra radicale che hanno preferito non appoggiare Crivello, il candidato ufficiale della coalizione di centrosinistra.