Chiara Appendino dice che Alberto Airola parla “a titolo personale” su piazza San Carlo
Il senatore del Movimento 5 Stelle aveva parlato di "numeri farlocchi" sui fatti di sabato sera, diffusi secondo lui per "infangare la sindaca"
Sabato 3 giugno in piazza San Carlo a Torino, in pieno centro, migliaia di persone che si erano radunate per seguire la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid sono scappate prese dal panico dopo un falso allarme, provocando una violenta ressa in cui sono rimaste ferite 1527 persone. La cifra esatta sul numero dei feriti è stata resa nota nelle ultime ore, ma sui giornali già negli scorsi giorni si parlava prima di centinaia e poi di un migliaio di persone rimaste coinvolte, dati generici che avevano come fonte sia la polizia sia la portavoce della sindaca di Torino Chiara Appendino. Nella notte tra sabato e domenica il senatore piemontese del Movimento Cinque Stelle Alberto Airola ha scritto su Facebook un post (che poi ha rimosso) in cui scriveva di «presunti feriti», di numeri «farlocchi» e in cui accusava giornali e tv di dare cifre generiche ma molto alte e dunque di «voler infangare il buon nome dell’amministratore», cioè di Chiara Appendino, sindaca del M5S.
Dopo le conferme sul numero di feriti da parte della prefettura, Airola ha rimosso il suo post e ne ha pubblicato un altro in cui chiede scusa per le sue prime dichiarazioni ed esprime vicinanza ai feriti e alle loro famiglie. Oggi, lunedì 5 giugno, in un’intervista al Corriere della Sera la sindaca Appendino ha preso comunque le distanze dalle prime parole di Airola, cosa che era già accaduta in precedenza per altre sue prese di posizione:
«Non esiste alcun complotto contro di me. Come al solito Airola parla a titolo personale. Sono opinioni sue dalle quali noi prendiamo le distanze».