Frosinone-Carpi è stata una partita da raccontare
Non l'avete vista? Qui potete recuperare: una delle squadre più forti dell'ultima Serie B ha perso incredibilmente la semifinale dei playoff contro il Carpi, che giocava in 9
Dopo le promozioni in Serie A di Spal ed Hellas Verona, in questi in giorni in Serie B si stanno giocando i playoff per decidere la terza e ultima squadra che dalla prossima stagione giocherà in Serie A. Si sono qualificate ai playoff sei squadre, che hanno concluso il campionato dalla terza all’ottava posizione: Frosinone, Carpi, Perugia, Benevento, Cittadella e La Spezia. Il primo turno, costituito da una partita secca, si è giocato fra il 22 e il 23 maggio, e nelle due partite disputate Carpi e Benevento hanno eliminato rispettivamente Cittadella e Spezia. Carpi e Benevento si sono quindi qualificate al secondo turno — le semifinali — dove sono state abbinate a Frosinone e Perugia, le squadre meglio piazzate in classifica. Le semifinali sono costituite da andata e ritorno, e le partite di andata si sono giocate nell’ultimo fine settimana: Carpi-Frosinone è terminata 0-0 mentre il Benevento ha vinto 1-0 in casa contro il Perugia. Ieri sera si è giocato il primo ritorno, fra Frosinone e Carpi, ed è stata una partita incredibile.
Con l’andata terminata 0-0, il Carpi arrivava a Frosinone sapendo che anche solo un gol segnato avrebbe potuto garantire la qualificazione alla finale. Ma il Frosinone era favorito, perché è stata una delle migliori squadre del campionato – a tratti anche la più in forma – ed era finita ai playoff pur terminando il campionato con gli stessi punti dell’Hellas Verona, promosso direttamente grazie alla differenza reti negli scontri diretti, maggiore di un solo gol.
Per il Frosinone la partita di ieri sera contro il Carpi è sembrata mettersi bene fin dai primi minuti, quando ha cominciato a controllare il gioco e tirare frequentemente in porta. Nei minuti finali del primo tempo, per giunta, dopo alcune occasioni da gol per il Frosinone, il difensore sloveno del Carpi Aljaž Struna è stato espulso per somma di ammonizioni, lasciando la sua squadra in dieci con ancora un tempo, peraltro decisivo, da giocare. Nel secondo tempo l’andamento della partita non è cambiato e il Carpi, a dieci minuti dalla fine, si è visto espellere addirittura un altro giocatore, Riccardo Gagliolo, difensore come Struna, entrato in campo venti minuti prima. A quel punto la partita del Frosinone sembrava in discesa: in 11 contro 9, in casa, dopo ottanta minuti in cui aveva tirato in porta una decina di volte contro una squadra sulla carta più debole e in difficoltà.
Al 40esimo però il Carpi si è guadagnato una punizione a trenta metri dalla porta del Frosinone.
Da lì, Gaetano Letizia, terzino napoletano al Carpi dal 2012, è riuscito a segnare il gol che a meno di cinque minuti dal termine è valso la qualificazione alla finale e l’inaspettata eliminazione del Frosinone, dopo una partita meritata, almeno sulla carta, e conclusa in superiorità numerica di ben due giocatori. Oltretutto, con uno 0-0 non si sarebbero giocati i tempi supplementari e sarebbe passato il Frosinone, grazie al vantaggio acquisito con il miglior posizionamento in campionato.
Il gol di Letizia ha causato delle tensioni in campo, principalmente per vie delle provocazioni di Mbakogu del Carpi verso la panchina e i tifosi del Frosinone. Al fischio finale, gli spettatori di casa hanno iniziato a contestare vivacemente la loro squadra, che di fatto è riuscita a gettare due facili occasioni per tornare in Serie A dopo appena un anno dalla retrocessione in B. Nelle interviste al termine della gara l’allenatore Pasquale Marino – uno dei più contestati dal pubblico – ha annunciato in diretta le sue dimissioni per l’inaspettato epilogo della stagione, nonostante un campionato terminato a pari merito con la seconda in classifica.
Stasera si giocherà l’altra semifinale di ritorno, tra Perugia e Benevento: la vincitrice si giocherà la finale in due partite (andata e ritorno) contro il Carpi, che ora, dopo la vittoria di ieri, è favorito per il ritorno in Serie A dopo un anno dalla prima partecipazione della sua storia.