Il font dei meme
Si chiama "Impact" ed è diventato un meme a sua volta: un po' per caso, un po' perché si legge molto bene insieme alle immagini
Di meme famosi ce ne sono tanti e sicuramente anche in questo momento qualcuno ne sta creando uno nuovo, ma in mezzo alla grande varietà di immagini che più o meno incomprensibilmente finiscono per diventare famose in giro per internet c’è una rassicurante costante: il font Impact. Il suo nome è meno noto rispetto a quello del tanto vituperato Comic Sans o dei più comunemente usati Arial e Times New Roman, ma conosciamo molto bene il suo aspetto. È quel font senza grazie (cioè sans serif, o bastoni), spesso usato in bianco, che si vede sopra e sotto le immagini del Grumpy Cat o del Success Kid, per esempio. Le ragioni per cui l’Impact è diventato il font dei meme sono un po’ frutto del caso e un po’ delle sue caratteristiche: tutta la storia comincia nel 1965, anno in cui questo font fu disegnato.
Il creatore dell’Impact si chiamava Geoff Lee e negli anni Sessanta lavorava per un’agenzia pubblicitaria di Londra, Pembertons. Vendette il font alla fonderia di Sheffield Stephenson-Blake: all’epoca infatti – e ancora fino all’inizio degli anni Novanta per quanto riguarda la Stephenson-Blake – i caratteri tipografici erano fatti di metallo. Tra il 1954 e il 1967 furono creati anche altri sei font con caratteristiche simili all’Impact che poi ebbero abbastanza successo: il Schmalfette Grotesk (1954), l’Helvetica Inserat (1957), il Placard (1958), il Compacta (1963), l’Hadrian (1965) e il Metropol (1967). Tutti questi font sono senza grazie, grassetti e stretti, cioè “condensati” in gergo tecnico, e probabilmente erano copie esagerate di altri font usati all’epoca sulle insegne e nelle pubblicità. Sono nati sotto l’influenza dello Stile tipografico internazionale o Stile svizzero, sviluppato in Svizzera negli anni Cinquanta dopo essere stato ideato in altri paesi negli anni Venti; è lo stesso dell’Helvetica, uno dei font più popolari degli ultimi anni, che fu disegnato nel 1957 e il cui nome in latino significa appunto “caratteri svizzeri”. Le caratteristiche dei font nello Stile svizzero è che sono ordinati e regolari, con variazioni minime tra un carattere e l’altro e un grande rispetto delle proporzioni; e gli spazi bianchi nei caratteri che ne contengono uno hanno più o meno tutti le stesse dimensioni.
All’inizio l’Impact non ebbe un grandissimo successo, anche se fin da subito era stato individuato come font adatto per essere sovrapposto alle immagini, grazie alla sua leggibilità. Lo si vede già nella brochure realizzata per pubblicizzarlo, in cui compare un’immagine con la didascalia «The impact of Impact», cioè “L’impatto dell’Impact” che sembra già un meme.
La storia di come l’Impact sia diventato il font dei meme – diventando un font davvero famoso più di trent’anni dopo essere stato inventato – è stata spiegata nel 2014 da un articolo pubblicato sulla rivista di arti visive Journal of Visual Culture. Quando Stephenson-Blake smise di occuparsi di caratteri tipografici, vendette l’Impact a Monotype, che poi cedette i diritti digitali del font a Microsoft: nel 1992 l’Impact divenne uno dei font di Windows, insieme al Times New Roman, al Courier (quello che imita una macchina da scrivere), il Georgia e il Verdana, che invece furono creati appositamente per i computer. Nel 1996, quando Windows era diventato il sistema operativo più usato al mondo, l’Impact fu incluso nella lista di undici font raccomandati per la grafica dei siti da parte del World Wide Web Consortium (W3C) e dell’Internet Engineering Task Force (IETF): non fu scelto per le sue qualità intrinseche ma per il fatto che era compatibile con quasi tutti i computer grazie alla popolarità di Windows. Nella lista, oltre all’Impact, c’erano l’Andale Mono, l’Arial, l’Arial Black, il Comic Sans, il Courier New, il Georgia, il Times New Roman, il Trebuchet MS, il Verdana e il Webdings, un font fatto di simboli come asterischi, figure geometriche e di altro genere.
Quando gli utenti di internet cominciarono a creare i primi meme mettendo insieme immagini e testi (gli “image macros”, nel gergo dei forum) scelsero l’Impact perché è molto più leggibile se sovrapposto alle immagini rispetto al Comic Sans o all’Arial grassetto. Secondo gli esperti di meme l’Impact si è affermato definitivamente nel 2003, grazie al primo meme I Can Has Cheezburger?, che mostra un gatto apparentemente sorridente. Rispetto ai meme più recenti in cui è usato l’Impact, in questo non c’è il contorno nero, ma la scritta è comunque leggibile. Essendo su tutti i computer, l’Impact ha cominciato a essere usato da tutti i produttori di immagini aspiranti meme ed è diventato parte del successo di quelli che ce l’hanno fatta. Col tempo – e per il meccanismo per cui i meme si diffondono e vengono replicati – l’Impact è diventato a sua volta un meme oltre che una parte costitutiva dei meme.
Non è semplice capire perché questa immagine sia diventata un meme, se avete un po’ di tempo a disposizione potete fare una ricerca sul LOLspeak.