Cosa pensa Flavio Insinna dell’attacco di Antonio Ricci

Nella sua prima intervista dopo il caso delle registrazioni dei suoi sfoghi, il conduttore di "Affari Tuoi" non vuole passare come "il peggiore di tutti" e pensa alla politica

Flavio Insinna (ANSA/GIORGIO ONORATI)
Flavio Insinna (ANSA/GIORGIO ONORATI)

Il Corriere della Sera ha pubblicato un’intervista con Flavio Insinna, l’attore e conduttore di Affari Tuoi su RaiUno di cui si è parlato molto negli ultimi giorni in seguito alla diffusione da parte di Striscia la Notizia di alcuni audio registrati di nascosto in cui si sente Insinna sfogarsi con i suoi autori per come era stato organizzato il programma. Gli sfoghi contenevano, tra le altre cose, parolacce e valutazioni poco generose nei confronti dei concorrenti ritenuti poco adatti per il gioco di Affari Tuoi e in generale per stare davanti a una telecamera.

Insinna in questi giorni si è difeso sulla sua pagina Facebook e ha spiegato che quegli sfoghi – avvenuti in privato con i suoi collaboratori – erano frutto della frustrazione, del perfezionismo e del suo desiderio di fare una trasmissione migliore e più coinvolgente. Nell’intervista sul Corriere, Insinna si chiede soprattutto perché Antonio Ricci, l’autore di Striscia la Notizia, lo abbia preso così di mira:

Dopo il mio discorso a Cartabianca, quello in cui parlavo del vivere in un paese gentile, è cambiato qualcosa. Me ne sono reso conto dal giorno dopo. Il video è diventato virale, riscuotendo successo ovunque. Ho ricevuto chiamate da chiunque. Ed evidentemente questa cosa ha cominciato a dar fastidio a qualcuno. Come a dire, “e questo mo’ che s’è messo in testa, dove vuole andare?.

Insinna dice di avere una “persona potentissima” contro di lui, come Antonio Ricci, e di essere stato attaccato per avere accettato di “condurre un programma che andava nel suo stesso orario, e andava anche bene”. Se avesse Ricci davanti:

Gli direi “parliamoci”. E gli chiederei: “Che t’ho fatto?”. Perché tutto questo odio? La cosa che più mi preoccupa è il messaggio che passa. Il voler disegnare Insinna, quello che regala la barca ai migranti, quello del discorso di Cartabianca, come il peggiore di tutti. In questi giorni penso spesso a quanti ragazzi si sono mostrati disposti a dare una mano a chi soffre dopo aver ascoltato le mie parole. Se anche solo uno avesse cambiato idea dopo questa campagna d’odio, ecco, quella sarebbe una sconfitta per tutti.

Nell’intervista, Insinna ha detto anche di avere ricevuto diverse proposte per candidarsi e iniziare una carriera in politica, soprattutto dopo il suo intervento nella trasmissione Cartabianca di RaiTre:

Sa che le dico? In quei giorni avevo detto di no. Adesso, con la campagna di odio che sto subendo, le rispondo che invece potrei pensarci.