John Wayne, proprio lui
Nacque il 26 maggio di 110 anni fa, fu soprattutto un grande attore di western: e non si chiamava John Wayne
Se siete abbastanza giovani, ci sono buone possibilità che i vostri nonni guardassero dei film western in tv: e ci trovassero dentro John Wayne, un nome e una faccia che diventarono rapidamente il sinonimo di “film western”. Quando non recitava, John Wayne si faceva notare per le sue idee politiche conservatrici; quando recitava – in oltre cento film, quasi sempre western, quasi sempre da protagonista – si faceva apprezzare come grande attore. I suoi film più famosi sono Ombre rosse, Rio Bravo, Sentieri selvaggi e Il grinta; lui nacque 110 anni fa oggi – il 26 maggio 1907 – e morì l’11 giugno 1979. Iniziò la sua carriera negli anni Venti, nel cinema muto, ma divenne davvero famoso dai Quaranta in poi: non iniziò subito a interpretare parti nei film western e sembra anche che quelle storie non lo attirassero molto, ma finì per farle perché aveva la faccia e la voce giusta.
John Wayne non si chiamava John Wayne. Quando nacque – a Winterset, in Iowa – si chiamava Marion Robert Morrison. Sembra però che quando nacque suo fratello minore, i genitori decisero di usare il nome Robert per lui, in pratica togliendolo al fratello maggiore. Lui disse poi per anni di chiamarsi Marion Mitchell Morrison, ma da nessuna parte c’è traccia ufficiale del nome “Mitchell”. Pochi anni dopo, quando ancora era un ragazzo, iniziarono comunque a chiamarlo “Little Duke”, il Piccolo Duca: solo perché andava spesso in giro con il suo cane, chiamato Duke. Quel soprannome se lo tenne anche nei decenni successivi. Senza il “Little”, perché divenne alto un metro e 93. Era bravo a football e provò a fare l’accademia militare (senza essere ammesso) e si mise quindi a recitare.
Nei titoli di testa dei suoi primi film appare come Duke Morrison, ma qualcuno gli suggerì poi di usare il nome d’arte “Anthony Wayne”. Dopo arrivò qualcun altro che gli disse che suonava troppo italiano, e che “John Wayne” suonava decisamente meglio. Negli anni Venti e Trenta recitò molto ma il suo primo film davvero importante fu Ombre rosse di John Ford, nel 1939. Il titolo originale era Stagecoach, cioè “diligenza”. È quel film che si dice fece fare una figuraccia a Federico Fellini, che quando incontrò Ford gli disse, per complimentarsi, che gli era molto piaciuto il suo film Red Shadows (che è la traduzione inglese di “ombre rosse”). Ford non capì.
Per Ford, Wayne recitò in circa 20 film, compresi quell che fanno parte della cosiddetta “trilogia della cavalleria”: I cavalieri del Nord Ovest, Il massacro di Fort Apache e Rio Bravo. Quest’ultimo aveva come titolo originale Rio Grande. Così quando poi in Italia uscì un film statunitense intitolato Rio Bravo (anche quello con Wayne) dovettero farlo diventare Un dollaro d’onore.
Wayne è famoso soprattutto per i suoi film con Ford, ma recitò molte volte anche in quelli di Howard Hawks, un altro grande regista di western. Per esempio in Il fiume rosso, con una delle frasi più-John-Wayne-di-sempre.
Vinse l’Oscar solo nel 1970, per uno dei suoi ultimi film: Il grinta, un altro western. Dopo averlo ritirato disse: «Se avessi saputo che bastava mettermi una benda sull’occhio, l’avrei fatto 35 anni fa».
Wayne non combatté mai per gli Stati Uniti, ma non fu mai un attore impegnato per cause pacifiste e anzi aveva idee piuttosto conservatrici. Fu tra quelli che negli anni Quaranta si opposero agli attori, agli sceneggiatori e ai registi sospettati di avere qualche tipo di simpatia o vicinanza all’Unione Sovietica o più in generale al comunismo, sostenne Ronald Reagan e in diverse occasioni disse cose sessiste o controverse nei confronti delle minoranze etniche. Quando non faceva film western, faceva quasi solo film di guerra: il più famoso, e il più criticato per come parlò della guerra del Vietnam, fu Berretti verdi.
L’atteggiamento da duro – da tipo risoluto e di poche parole, ma giuste – accompagnò Wayne nella maggior parte dei suoi ruoli. Il suo modo di recitare – e più in generale il suo personaggio, che andava oltre i suoi film – fu citato anche in altri film. Per esempio in L’attimo fuggente, dove fu imitato dal professore interpretato da Robin Williams, e in Full Metal Jacket, quando qualcuno dà del “John Wayne” al sergente Hartman per i suoi modi da duro.