Franceschini non è contento della decisione del Tar del Lazio sui musei
«Il mondo ha visto cambiare in 2 anni i musei italiani e ora il Tar Lazio annulla le nomine di 5 direttori. Non ho parole, ed è meglio..»
Il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini ha criticato su Twitter la decisione del Tar del Lazio di bocciare la nomina di cinque dei venti direttori di importanti musei italiani scelti nel 2015, rivendicando il lavoro fatto da lui e dai direttori che ha scelto.
Il mondo ha visto cambiare in 2 anni i musei italiani e ora il TAR Lazio annulla le nomine di 5 direttori. Non ho parole, ed è meglio..
— Dario Franceschini (@dariofrance) May 25, 2017
I direttori erano stati scelti con una innovativa e apprezzata procedura di selezione internazionale e sette erano stranieri: erano stati scelti da una commissione composta da docenti universitari, storici dell’arte e dirigenti di importanti musei internazionali. Antonello Cherchi ha spiegato sul Sole 24 Ore cosa è stato bocciato dal Tar del Lazio: secondo i giudici «le procedure di selezione sono viziate in più punti» che riguardano, in sintesi, «i criteri di valutazione dei candidati ammessi», il fatto che certi colloqui siano avvenuti a porte chiuse o via Skype (ma comunque «senza la presenza di uditori estranei») e il fatto che il bando «non poteva ammettere la partecipazione al concorso di cittadini non italiani». Il ministero dei Beni Culturali potrebbe ora fare ricorso al Consiglio di Stato.