Manchester ha fatto litigare inglesi e americani
Il Regno Unito ha criticato l'intelligence statunitense accusandola di aver diffuso informazioni riservate sull'attentato: intanto oggi c'è stato il minuto di silenzio per i morti
Mentre proseguono le indagini a Manchester sull’attentato di lunedì in cui sono state uccise 22 persone, il governo del Regno Unito ha criticato l’intelligence degli Stati Uniti accusandola di avere fatto trapelare informazioni riservate sull’attacco terroristico che potrebbero complicare le attività degli investigatori, dopo la pubblicazione di un dettagliatissimo articolo sull’attentato da parte del New York Times. Oggi la prima ministra britannica Theresa May sarà alla riunione della NATO a Bruxelles, alla quale parteciperà anche il presidente statunitense Donald Trump, e potrebbe essere un’occasione per affrontare il problema. Intanto la polizia a Manchester si sta concentrando sui contatti e i rapporti che aveva in città l’attentatore, Salman Abedi, soprattutto per capire chi possa avere costruito la bomba utilizzata alla Manchester Arena. Otto persone sono state fermate finora, compreso Ismael Abedi, un fratello dell’attentatore. Il capo della polizia di Manchester ha detto che indagini e perquisizioni continueranno anche nei prossimi giorni. Un altro fratello, Hashem, e il padre Ramadan sarebbero stati arrestati in Libia perché sospettati di avere contatti con lo Stato Islamico.
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