La sfilata di Valentino, hip hop
È una collezione piena di riferimenti agli anni Settanta e alla moda di "The Get Down", la serie tv di Baz Luhrmann per Netflix
Pierpaolo Piccioli, lo stilista di Valentino, continua a ispirarsi a New York per le sue collezioni: dopo quella di gennaio – la prima disegnata senza la compagna di lavoro Maria Grazia Chiusi passata a Dior – era dedicata ai migranti di Ellis Island, quella che ha presentato martedì sempre a New York era piena di riferimenti al mondo dell’hip hop. È la sua prima collezione cruise realizzata da solo, cioè una collezione intermedia rivolta soprattutto ai nuovi mercati emergenti, ed è piena di giacche e tute sportive – una tendenza iniziata dallo stile athleisure – ma realizzate in jeans e sete dai colori brillanti, gonne sportive a pieghe, vestitini con le zip, bomber, frange e ricami, accompagnate da flip flop e tacchi a spillo.
Piccioli ha raccontato a Nicole Phelps di Vogue che ultimamente si è appassionato alla serie tv di Netflix The Get Down, diretta da Baz Luhrmann, che racconta la nascita dell’hip hop nel Bronx degli anni Settanta. (Se volete mettervi al passo con la nuova moda, qui ci sono un po’ di consigli e capi da avere). Piccioli ha anche detto che la sua collezione è uno sforzo per «trovare l’armonia nella differenza»: Phelps l’ha definita “superba” e aggiunto che la moda non risolve i problemi del mondo e ha molte difficoltà a mostrare e rispettare le differenze, ma che il lavoro di Piccioli riesce nel suo intento e va verso la direzione giusta.