Belle foto di edifici brutalisti e derelitti
Raccolti da un account Instagram di appassionati: istituti di ricerca che sembrano navicelle spaziali, caffè sovietici e grattacieli pronti ormai per essere demoliti
Grigi palazzoni di cemento che ospitano uffici governativi, case popolari e scuole, in molti casi abbandonati, in rovina e occupati: sono tutti prodotti del Brutalismo, il movimento architettonico degli anni Cinquanta-Settanta che in reazione alla leggerezza e alle frivolezze dell’Art Nouveau prediligeva l’uso del cemento grezzo a vista (il béton brut, in francese), le costruzioni modulari e una funzionalità sobria e impersonale. Ora gli edifici brutalisti sono spesso ritenuti brutti e opprimenti, privi di grazia e bellezza, ma c’è anche una nicchia di fan e appassionati, come i gestori dell’account Instagram brutal architecture, che raccoglie fotografie di architettura brutalista da tutto il mondo. Ha anche organizzato un concorso fotografico di edifici brutalisti abbandonati e derelitti: ha ricevuto e ripubblicato decine e decine di immagini e ha appena scelto le vincitrici. La migliore è del monumento Buzludzha, che si trova in Bulgaria: è stato progettato negli anni Settanta dall’architetto Guéorgoy Stoilov e inaugurato nel 1982 sotto il regime comunista per celebrare la nascita del partito Socialista nel 1891. Poi ci sono case popolari a Marsiglia e Londra, pronte per essere demolite, caffetterie sovietiche in Moldavia, e istituti di ricerca simili a navicelle spaziali in Ucraina. C’è anche almeno un posto in Italia: l’ex edificio dell’Istituto Marchiondi Spagliardi, progettato dall’architetto Vittoriano Viganò nei primi anni Cinquanta e ora abbandonato.
Primo posto
Il monumento Buzludzha: si trova in Bulgaria, è stato progettato negli anni Settanta da Guéorgoy Stoilov e inaugurato nel 1982. Simile a una navicella UFO – per come le immaginiamo – si trova nei monti Balcani a 1441 metri, celebra la nascita del partito Socialista bulgaro ed è stato costruito da soldati bulgari e volontari.
Secondo posto
Un condominio brutalista di Marsiglia, completamente abbandonato, ricoperto di graffiti e senza finestre.
Terzo posto
Un condominio brutalista a Glasgow, in Scozia, in via di demolizione (uno dei tanti)
Quarto posto
La facciata dei Robin Hood Gardens di Londra, un condominio di case popolari progettato dallo studio di architetti brutalisti Peter & Alison Smithson su modello dell’Unité d’Habitation di Le Corbusier alla fine degli anni Sessanta e inaugurato nel 1972.
Quinto posto
La Capital House di Southampton, un grattacielo di uffici alto 13 piani: abbandonato, verrà rinnovato e convertito in una casa per studenti con oltre 400 appartamenti nel settembre 2017.
Sesto posto
Un edificio brutalista vicino al ponte di Dovebrücke a Berlino, che verrà presto demolito
Settimo posto
Il Café Guguta, prima si chiamava Ştefan cel Mare, nel parco di Chisinau, in Moldavia, costruito in epoca sovietica negli anni Sessanta e rinnovato negli anni Settanta.
Ottavo posto
Un’altra specie di navicella spaziale: è l’Istituto ucraino di Ricerca scientifica e tecnologica di Kiev, progettato da L. Novikov & F. Turuev e inaugurato nel 1971. Inizialmente doveva essere una sala da concerti, costruito con la migliore acustica possibile; poi sotto la guida del KGB divenne una sala di teatro e un cinema per l’Istituto. Ora è abbandonato e forse verrà trasformato in futuro in un museo della scienza.
Nono posto
Un’altra foto dei Robin Hood Gardens, un condominio di case popolari progettato dallo studio di architetti brutalisti Peter & Alison Smithson su modello dell’Unité d’Habitation di Le Corbusier alla fine degli anni Sessanta e inaugurato nel 1972. Gli ultimi inquilini lo lasceranno a breve e poi verrà demolito
Decimo posto
Il palazzetto dello sport di Vilnius, in Lituania, destinato anche a sala da concerti, progettato da Eduardas Chlomauskas e costruito tra il 1965 e il 1971.
E queste invece sono altre belle foto di edifici brutalisti, pubblicate sempre da @brutal_architecture
Edifici abbandonati a Praga
Un resort di San Zhi a Taipei, Taiwan: i lavori di costruzione iniziarono nel 1978 ma nel 1980 il progetto venne abbandonato
Un grattacielo del Barbican Complex di Londra, progettato da Chamberlin, Powell & Bon e costruito tra il 1965 e il 1976
La sede della banca BNP Paribas a Bruxelles, progettata dall’architetto belga Marcel Lambrichs e costruita tra il 1969 e il 1973
Dettagli di facciate brutaliste in tutto il mondo
Le facciate di quattro edifici brutalisti a Teheran, Londra, Barcellona e New York
L’Istituto Marchiondi Spagliardi di Milano, un istituto minorile progettato dall’architetto Vittoriano Viganò
L’osservatorio e museo astronomico Kihoku Tenkyukan a Kanoya, in Giapone, progettato dagli architetti Takasaki Architects e costruito nel 1995