Guardare il mondo in modo nuovo, dalla Mongolia
Non sempre possiamo mollare tutto e andare in un posto remoto senza piani, ma possiamo sfogliare le foto di chi l'ha fatto
Nel 2014 il fotografo australiano John Feely stava attraversando un momento insoddisfacente della sua vita e come fanno alcuni in questi casi ha deciso di mollare tutto, partire per un posto remoto senza un piano prestabilito per imparare a guardare il mondo in un altro modo e vedere cosa sarebbe successo. Una volta atterrato nella parte occidentale della Mongolia – che descrive come «una landa desolata per tre mesi l’anno e un paesaggio ghiacciato per gli altri nove» – ha vissuto per un po’ di tempo con una famiglia vicino ai Monti Altai, senza conoscere la loro lingua, fotografando i momenti di vita quotidiana condivisi con loro e poi quello che ha visto nei suoi spostamenti successivi.
Feely ha detto in un’intervista che l’assenza di comunicazione verbale ha permesso di eliminare il superfluo dei dettagli e concentrarsi sulla «pura esperienza». Nella prefazione al progetto, intitolato The Outsiders, ha spiegato: «Può cambiarti la vita non limitarti a riempire lo spazio con ciò che sai e vuoi, ma abbracciare quello che ti sta attorno. Queste fotografie sono semplicemente un’estensione delle relazioni nate in questo luogo». Per questo progetto Feely è stato selezionato tra i talenti emergenti dello scorso anno dalla rivista fotografica LensCulture.