Il sito antibufale che in realtà pubblica bufale
Ogni volta che muore un personaggio molto famoso, un sito un po' losco fa girare la notizia che sia tutta una bufala: come oggi con Chris Cornell
Negli stessi minuti in cui si è diffusa la notizia della morte del cantante rock americano Chris Cornell, confermata da un suo agente ad Associated Press, ha iniziato a circolare la voce che la sua morte fosse una bufala. La notizia falsa è stata diffusa da Mediamass, un sito noto da anni fra chi si occupa di fact-checking proprio per le sue due attività: etichettare come “bufala” la morte di un personaggio molto famoso quando in realtà è morto davvero – come nel caso di Chris Cornell – o smentire una bufala inesistente sulla morte di un personaggio famoso (come nel caso di Billy Idol, qualche mese fa). La prima attività è probabilmente la più redditizia: su Facebook si trovano ancora articoli in cui la morte di Bud Spencer e di Prince viene definita una “bufala”, nel giorno in cui morirono davvero.
La notizia della “bufala” della morte di Bud Spencer, condivisa da un utente su Facebook nel giorno in cui è veramente morto Bud Spencer. Qui sotto, una notizia falsa diffusa il giorno della morte di Prince
Snopes, un sito americano che si occupa davvero di smentire le bufale, ha definito Mediamass un sito di meta-bufale: nella sezione “Chi siamo” del sito – che esiste in 7 lingue – viene specificato che Mediamass esiste dal 2012 come sito satirico, «veicolo della nostra satira per esporre con umorismo, l’esagerazione e il ridicolo della produzione e del consumo di massa contemporaneo che osserviamo», avverte un paragrafo che sembra essere uscito da un traduttore automatico.
In realtà non c’è niente di satirico: Mediamass sembra una delle molte operazioni per fare soldi con la pubblicità online ingannando i lettori sfruttando il fenomeno delle notizie false, anche se in un modo leggermente diverso dai “soliti” siti che inventano notizie: sia la homepage sia le pagine che contengono le “notizie” sono imbottite di pubblicità. Il meccanismo non sembra neppure troppo elaborato: sia che muoia davvero un personaggio famoso, sia che quelli di Mediamass si inventino una bufala da smentire, viene pubblicato un pezzo praticamente identico in cui viene smentita la notizia della sua morte. Questo è il primo paragrafo della smentita della morte di Billy Idol (che è ancora vivo).
La notizia della morte di Billy Idol si è diffusa rapidamente all’inizio di questa settimana causando preoccupazione tra i fan di tutto il mondo. Tuttavia, questa notizia di maggio 2017 è stata adesso confermata come una bufala totale e solo l’ultima di una serie di falsi scoop di morte di celebrità. Per fortuna, il cantante celebre per brani come Rebel Yell, White Wedding o Mony Mony, è vivo e vegeto.
Questo è il primo paragrafo della smentita della morte di Chris Cornell (che invece è morto davvero).
La notizia della morte del frontman dei Soundgarden Chris Cornell si è diffusa rapidamente all’inizio di questa settimana causando preoccupazione tra i fan di tutto il mondo. Tuttavia, questa notizia di maggio 2017 è stata adesso confermata come una bufala totale e solo l’ultima di una serie di falsi scoop di morte di celebrità. Per fortuna, il cantante americano è vivo e vegeto.
Anche per casi del genere, torna buona la breve guida su come riconoscere una notizia falsa messa insieme qualche mese fa dal giornalista di BuzzFeed Craig Silverman, e ripresa sul Post.