Un’auto ha investito i pedoni a Times Square, a New York
Ci sono un morto e oltre venti feriti, e sembra non sia stato un attentato: l’autista ha precedenti per guida in stato di ebbrezza
Nel pomeriggio di giovedì 18 maggio, un’automobile ha investito alcuni pedoni nei pressi di Times Square, l’incrocio più famoso e frequentato di New York, negli Stati Uniti. Nell’incidente è morta una ragazza di 18 anni, proveniente dal Michigan, e altri 22 passanti sono rimasti feriti. L’auto ha percorso quasi tre isolati completi sul marciapiede prima di andare a sbattere contro alcune barriere, che hanno fermato la sua corsa. Poco dopo, la polizia ha arrestato l’uomo alla guida: Richard Rojas, di 26 anni e originario del Bronx.
What's happening in Times Square?? This car was in the sidewalk and people are on the streets pic.twitter.com/PsepRtfrAr
— gb (@gb__) May 18, 2017
Stando alle informazioni raccolte da Associated Press, Rojas avrebbe detto di avere sentito delle voci e di temere per la sua vita. Dopo l’incidente, è uscito dall’automobile e ha iniziato a saltare e a urlare, prima di essere fermato dalla polizia. A un primo test è risultato negativo all’alcol, ma sono ancora in corso altri controlli per verificare l’eventuale utilizzo di sostanze stupefacenti. Il sindaco di New York, Bill de Blasio, ha detto che per il momento non ci sono “elementi per dire che si sia trattato di terrorismo”.
REUTERS/Jeremy Schultz
Rojas era stato fermato dalla polizia una settimana fa, con l’accusa di avere puntato un coltello contro un notaio, accusandolo di avergli rubato l’identità. In altre circostanze aveva detto agli agenti di temere per la sua incolumità e di sentirsi seguito da qualcuno. Nel 2008 e nel 2015, Rojas era stato arrestato con l’accusa di guida sotto l’effetto di alcolici, cosa che lo aveva portato a una sospensione della patente per tre mesi.
Dopo essersi arruolato nella Marina militare, nel 2012 Rojas aveva prestato servizio sull’incrociatore USS Carney. L’anno seguente era stato trattenuto per due mesi in un carcere militare, ma per ora non ci sono informazioni su quali irregolarità gli fossero state contestate. Nel 2014 era stato congedato in seguito a una decisione di una corte marziale, ma anche in questo caso non ci sono molti altri dettagli.