15 canzoni di Chris Cornell
Quelle dei Soundgarden, quelle da solista e quelle con gli Audioslave: da riascoltare oggi, per forza
Chris Cornell, musicista famoso soprattutto per essere stato il cantante degli Audioslave e dei Soundgarden, è morto a 52 anni a Detroit, in Michigan: la notizia è stata confermata da un suo rappresentante, che l’ha definita «improvvisa e inaspettata», spiegando che le cause non sono ancora note. La polizia di Detroit – dove Cornell si trovava per una tappa del tour dei Soundgarden – ha detto ad Associated Press che sta trattando la morte di Cornell come un possibile suicidio, sulla base di “informazioni evidenti osservate sul posto”. Rolling Stone, la famosa rivista internazionale di musica, ha scelto e messo insieme le 15 canzoni “essenziali” di Chris Cornell, che attraversano le varie fasi della sua carriera.
Cornell ha avuto due momenti di grande notorietà, il primo con i Soundgarden nella prima metà degli anni Novanta, e il secondo con gli Audioslave intorno alla metà degli anni Duemila. Per via delle sue capacità di autore di canzoni, del suo carisma sul palco e della sua notevole estensione e potenza vocale, era considerato uno dei più importanti cantanti grunge, il genere musicale che mischiava punk e rock e che nacque a Seattle tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, grazie proprio ai Soundgarden e ad altre band come i Nirvana, i Pearl Jam e i Mudhoney.
Soundgarden, “Flower” (1989)
Temple of the Dog, “Hunger Strike” (1991)
Temple of the Dog, “Say Hello 2 Heaven” (1991)
Soundgarden, “Outshined” (1991)
Soundgarden, “Rusty Cage” (1992)
Cornell, il cui vero nome era Christopher John Boyle, era nato il 20 luglio 1964 a Seattle, nello stato di Washington, e iniziò la sua carriera nei Soundgarden, che fondò nel 1984. Nel 1990 diventarono la prima band grunge a firmare per una major, cioè con una grande etichetta discografica. I Soundgarden suonarono insieme per più di dieci anni, raggiungendo i maggiori successi negli anni Novanta, soprattutto con il disco Superunknown del 1994, che conteneva “Black Hole Sun”. I Soundgarden si sciolsero nel 1997, per poi tornare insieme nel 2010 per un ultimo disco e una serie di tour, l’ultimo dei quali era cominciato ad aprile e prevedeva ancora diverse date negli Stati Uniti.
Chris Cornell, “Seasons” (1992)
Soundgarden “Spoonman” (1994)
Soundgarden, “The Day I Tried to Live” (1994)
Soundgarden, “Black Hole Sun” (1994)
Soundgarden, “Fell On Black Days” (1994)
Dopo i Soundgarden, Cornell fece uscire il suo primo disco da solista, Euphoria Morning, del 1997, e poi nel 2001 fondò gli Audioslave, il gruppo con il quale diventò nuovamente famoso tra la generazione successiva a quella che aveva preso il grunge dall’inizio. Insieme a lui nel gruppo c’erano il bassista, il chitarrista e il batterista dei Rage Against dei Machine, e fecero uscire tre dischi tra il 2002 e il 2006, prima di sciogliersi nel 2007. Da allora Cornell ha fatto uscire altri quattro dischi da solista, tra cui Scream del 2009, che era molto più elettronico dei suoi precedenti lavori e fu accolto negativamente da critica e pubblico. Il suo ultimo disco è uscito nel 2015 e si chiama Higher Truth.
Soundgarden, “Pretty Noose” (1996)
Audioslave, “Cochise” (2002)
Audioslave, “Like a Stone” (2003)
Chris Cornell, “You Know My Name” (2006)
Chris Cornell, “Nothing Compares 2 U” (2016)