Come sono andati i quotidiani italiani a marzo
Il Corriere della Sera è il più diffuso ed è andato meglio del mese precedente, segue Repubblica che invece è andato un po' peggio
Il mensile Prima Comunicazione ha sintetizzato in una tabella i dati di diffusione dei più venduti quotidiani nazionali nel mese di marzo 2017. Il quotidiano più diffuso è sempre il Corriere della Sera, con più di 315mila copie al giorno (quelle vendute sono quasi 282mila): la sua diffusione digitale è più o meno pari a quella cartacea e quella totale è leggermente aumentata. Le copie diffuse non sono pari a quelle vendute perché tengono conto anche delle copie distribuite gratuitamente. Per «diffusione digitale» invece non si intende il traffico che arriva sui siti dei quotidiani, ma la diffusione delle edizioni digitali intese come «replica esatta e non riformattata dell’edizione cartacea in tutte le sue pagine, pubblicità inclusa, fruibile su diversi dispositivi digitali e distribuita elettronicamente come unità inscindibile ed esclusiva», cioè il PDF che scaricate se siete abbonati a un quotidiano.
Anche il Sole 24 Ore ha aumentato leggermente il numero totale di copie diffuse, che sono poco più di 191mila al giorno. Repubblica è il secondo quotidiano più diffuso: a marzo le copie distribuite sono state 227mila al giorno, con un calo del 4 per cento rispetto al mese precedente; le copie vendute sono state un po’ più di 224mila. Dopo Corriere della Sera, Repubblica e Sole 24 Ore i quotidiani più diffusi sono, in ordine, la Gazzetta dello Sport, la Stampa, l’Avvenire e il Messaggero. Il quotidiano la cui diffusione è aumentata di più da febbraio a marzo è il Quotidiano Nazionale: le copie diffuse della sua edizione più venduta, il Resto del Carlino, sono aumentate dell’1,75 per cento, quelle della Nazione del 2,25 per cento e quelle del Giorno del 2,5 per cento.
Accertamenti Diffusione Stampa (ADS), la società che certifica e divulga i dati sulla tiratura, sulla diffusione e sulla distribuzione della stampa quotidiana e periodica italiana, non può ancora fare confronti rispetto ai risultati ottenuti dai quotidiani l’anno scorso perché ci sono varie forme di copie digitali. Da poco è cambiato il regolamento con cui viene certificata la diffusione delle copie digitali dei giornali: verrà usato a partire dai dati di maggio 2017.