La gran mostra su Irving Penn che purtroppo ci perderemo
Un po' di foto, per chi non può andare al Met di New York, e un po' di cose sul grande fotografo di moda americano e sulla sua modella preferita
Irving Penn è stato un grande fotografo di moda, conosciuto soprattutto per il lavoro nella celebre rivista Vogue, di cui ha scattato più copertine di tutti (165 dal 1943 al 2009, lavorando per la rivista 66 anni) e i cui scatti fanno parte delle collezioni dei più grandi e importanti musei di tutto il mondo. Fino al 30 luglio il Met Museum di New York ospita una grande retrospettiva dedicata ai 100 anni dalla sua nascita.
Penn nacque nel 1917 a Plainfield, in New Jersey, e iniziò a lavorare come grafico a New York alla fine degli anni Trenta. Dopo aver lavorato come assistente del fotografo Alexey Brodovitch per la rivista Harper’s Bazaar, nel 1943 arrivò a Vogue, e l’allora leggendario direttore artistico Alexander Lieberman lo convinse a realizzare le prime copertine per la rivista. Penn continuò a lavorare per Vogue fino alla morte, nel 2009 (a 92 anni), fotografando di tutto: servizi di moda, ritratti, cosmetici, nudi, still life. Penn fu anche tra i primi fotografi a far posare i suoi modelli davanti a uno sfondo grigio o bianco, semplice e austero, e quando si parla delle fotografie di Irving Penn si parla quindi di foto scattate rigorosamente in studio (o in una tenda da viaggio che serviva allo stesso scopo): i suoi modelli sono sempre immobili in pose studiate nei minimi dettagli e con una grande cura nelle sfumature dei colori, nei volumi e nella tecnica di stampa. Lo sfondo preferito di Penn era una vecchia tenda di teatro trovata a Parigi, dipinta con diffuse nubi grigie, che usò per 60 anni.
Alla mostra c’è di tutto: i ritratti di venditori di giornali ambulanti, straccivendoli e spazzacamini, cioè di quei mestieri che – secondo Penn – sarebbero presto scomparsi; quelli di grandi personaggi del mondo dell’arte, della letteratura e del cinema affiancati ai reportage etnografici sulle tribù della Nuova Guinea e del Marocco, e alle fotografie di natura morta.
Tra le fotografie in mostra ce ne è una, tra le più famose di Penn, che racconta sia un pezzo della sua storia personale che della storia della moda: si intitola Rochas Mermaid Dress e ritrae Lisa Fonssagrives-Penn – ballerina, modella e moglie di Penn dal settembre 1950, poche settimane dopo che venne scattata la foto – in un abito a sirena dello stilista Marcel Rochas. Penn scattò la foto a Parigi, dove si trovava per seguire le collezioni di alta moda per Vogue.
The Metropolitan Museum of Art, New York, Promised Gift of The Irving Penn Foundation © Condé Nast
Lisa Fonssagrives è ricordata dagli addetti al settore come la prima super-modella: nacque in Svezia nel 1911 e posò per grandi fotografi come Horst P. Horst, Man Ray e Richard Avedon. Quando alla fine degli anni Quaranta le modelle guadagnavano dai 10 ai 25 dollari all’ora, lei ne guadagnava più di 40, scrive il New York Times, e per questo motivo fu la prima a comparire sulla copertina di TIME, nel 1949. Lei commentava il suo successo dicendo: «È sempre l’abito, non è mai, mai, la ragazza. Sono solo un buon appendiabiti». Fonssagrives e Penn si conobbero nel 1947 sul set di un’altra celebre fotografia di Penn che ritrae 12 delle modelle più richieste del tempo (si può vedere qui) e si sposarono a Londra nel settembre 1950: ebbero un figlio, Tom Penn, che si aggiunse alla figlia che Lisa Fonssagrives aveva avuto dal precedente matrimonio. Nel corso della sua carriera Penn scattò tantissime foto a Fonssagrives, che era l’ispirazione e il soggetto di molte delle sue immagini più famose, creando una delle relazioni personali e professionali più proficue nella storia della moda.