Sapete perché le insegne dei barbieri hanno quei cosi rossi, bianchi e blu che girano?
Quelli che si vedono nei film americani e a volte anche qui da noi: c'è dietro una storia che risale al Medioevo, e c'entrano i salassi
Nello stato americano del New Hampshire una donna di nome Sarah Lounder ha ricevuto una multa di tre dollari perché all’esterno del suo negozio di parrucchieri era stata messa una colonna di mattoni dipinta di rosso, bianco e blu, una versione artigianale del palo da barbiere che negli Stati Uniti possono esporre solo i negozi in cui lavora un barbiere con licenza. Avete presente quei cilindri rossi, bianchi e blu che si vedono spesso nei film americani? Fin dal Medioevo (e c’entra addirittura un papa) sono il simbolo di questa professione, almeno nei paesi anglosassoni, ed è per questo che i barbieri americani ne sono molto gelosi, al punto da avere degli ispettori che si occupano di controllare che siano usati nel modo giusto. Mettere un palo da barbiere davanti a un negozio di altro tipo è visto come una forma di pubblicità ingannevole, dato che il lavoro di barbiere è considerato un’altra cosa rispetto a quello di parrucchiere, diversamente da quanto avviene in Italia.
La storia dei pali da barbieri iniziò nel 1163, durante il Concilio di Tours, quando papa Alessandro III vietò ai religiosi di fare salassi, una pratica medica diffusa fino all’Ottocento consistente nel far defluire una certa quantità di sangue dalle vene di una persona. Da allora e fino alla nascita della chirurgia moderna furono i barbieri a offrire questo servizio, oltre a quello tuttora praticato di taglio di barba e capelli. Erano chiamati barbieri-chirurghi e si occupavano anche di estrazioni di denti, ricomposizioni di fratture e cure di piccole ferite. Il francese Ambroise Pare, che visse nel Cinquecento ed è considerato il padre della chirurgia moderna, cominciò la sua carriera come barbiere-chirurgo. Nel Regno Unito barbieri e chirurghi continuarono a far parte della stessa corporazione professionale fino al 1745.
Il palo da barbiere nacque come modo per segnalare questi servizi medici e non quelli relativi a barba e capelli: in origine il rosso simboleggiava il sangue, il bianco i bendaggi usati per fermare il flusso sanguigno e il palo in sé l’asta che i pazienti dovevano stringere per rendere le vene più visibili al barbiere. È un’invenzione britannica e quando si diffuse negli Stati Uniti venne aggiunto il blu: secondo alcune interpretazioni indica il colore delle vene, secondo altre è un modo per riprendere i colori della bandiera americana. Le versioni girevoli, quelle che conosciamo bene grazie ai film e ai programmi televisivi americani, sono relativamente recenti: in passato c’era solo un semplice palo.
Un negozio di barbiere in una strada di Liverpool, nel Regno Unito, nel 1890 circa: si nota il palo di due colori (J. Burke/Hulton Archive/Getty Images)
Negli Stati Uniti è rimasta un’unica azienda che produce i pali da barbiere girevoli, la William Marvy Company di St. Paul, in Minnesota. Tutti gli altri produttori sono stranieri, soprattutto cinesi, stando al proprietario dell’azienda Bob Marvy (Marvy incolpa i Beatles e i loro capelli lunghi per la crisi della professione del barbiere, nella seconda metà del Novecento). Negli anni Sessanta la William Marvy vendeva fino a 5.100 pali da barbiere all’anno, un numero sceso a non più di 500 negli anni recenti.
Scott Gohr della William Marvy Company controlla un palo da barbiere prodotto dall’azienda il 19 giugno 2013 (AP Photo/The Pioneer Press, John Autey)
In Italia i pali non fanno così parte delle tradizioni dei barbieri, ma esistono da tanto e sono tornati più di moda in anni recenti: principalmente perché con la diffusione dell’estetica cosiddetta “hipster” sempre più uomini si lasciano crescere barba e baffi e poi ci tengono a tenerli curati. Uno di questi negozi di barbieri hipster, dove lavorano barbieri abbastanza giovani, è la piccola catena Bullfrog, che ha quattro negozi a Milano, uno a Varese e uno a Roma. La loro versione del palo da barbiere è quella che ruota, ma coi colori “europei”: solo bianco e rosso.
A multare Sarah Lounder è stato il New Hampshire Board of Barbering, Cosmetology & Esthetics, l’associazione di categoria di barbieri, parrucchieri ed estetisti dello stato in cui la donna vive e lavora. L’associazione ha anche invitato Lounder a ridipingere la colonna di mattoni a meno di non voler ricevere una multa più alta, che potrebbe arrivare ad alcune centinaia di dollari. Lounder però non è d’accordo e ha detto che si opporrà alla sanzione, anche perché la colonna era stata messa prima che lei arrivasse, quando nel suo negozio c’era un barbiere.