Eliud Kipchoge non è riuscito a correre una maratona in meno di due ore
Sul circuito dell'autodromo Monza, l'atleta keniota, medaglia d'oro a Rio de Janeiro, ha corso 42,195 chilometri in 2 ore e 25 secondi
Il maratoneta keniota Eliud Kipchoge non è riuscito a concludere in meno di due ore i 42,195 chilometri della maratona organizzata questa mattina da Nike sul circuito dell’autodromo di Monza, ma ci è andato vicinissimo: ha corso in 2 ore e 25 secondi, oltre due minuti in meno dell’attuale record mondiale. L’evento di oggi faceva parte del progetto creato da Nike lo scorso anno che aveva come obiettivo quello di formare il primo atleta in grado di correre una maratona in meno di due ore. Alla maratona di oggi, oltre al 32enne Eliud Kipchoge, medaglia d’oro nella maratona alle Olimpiadi di Rio de Janeiro, hanno partecipato il 26enne etiope Lelisa Desisa e il 34enne eritreo Zersenay Tadese, detentore del record mondiale nella mezza maratona: quest’ultimi due hanno concluso la maratona ben oltre il limite delle due ore. Kipchoge, invece, ha tenuto un’andatura impressionante, tanto da doppiare i compagni di corsa.
I tre maratoneti sono stati scelti dopo essere stati sottoposti a test e analisi che li hanno indicati come i tre atleti professionisti più adatti allo scopo. L’evento era chiuso al pubblico, ma Nike lo ha trasmesso in diretta streaming sui propri social network. Anche se uno dei tre atleti fosse riuscito a scendere sotto le due ore, il record non sarebbe stato omologato dalla IAAF, poiché i rifornimenti ai corridori non seguivano il regolamento internazionale, sono state usate tecnologie, a partire dalle calzature, in grado di avvantaggiare le prestazioni e non è stato effettuato nessun controllo antidoping riconosciuto dalla WADA.
Attualmente il record mondiale nella maratona è di due ore, due minuti e 57 secondi. È stato stabilito dal kenyano Dennis Kimetto alla maratona di Berlino del 2014: nel corso della gara Kimetto tenne una media di 2 minuti e 54 secondi al chilometro a una velocità media appena sotto i 21 chilometri orari. Per scendere sotto le due ore, quindi, almeno uno dei tre maratoneti scelti da Nike avrebbe dovuto migliorare il record mondiale di due minuti e 58 secondi, che per i tempi di una maratona sono un’enormità. Per questo, Nike aveva organizzato l’evento nei minimi dettagli: l’orario e le condizioni climatiche previste per questa mattina nella zona di Monza erano state ritenute ottimali per correre una maratona e il tracciato dell’autodromo è perfettamente pianeggiante, senza il minimo ostacolo, a differenza delle strade cittadine in cui si corrono le maratone più importanti. Kipchoge, Tadese e Desisa hanno avuto a disposizione i prodotti più innovativi di Nike, in particolare le scarpe da corsa della linea Nike Zoom Fly, sviluppata appositamente per questo progetto. I tre, inoltre, hanno avuto modo di monitorare costantemente i dati del percorso e il proprio dispendio energetico.