I cani che attaccano i postini, sul serio
L'Economist è tornato a raccontare gli sforzi delle poste americane per contrastare un fenomeno che sembra possibile solo nei cartoni animati, e invece no
Quella del postino rincorso da un cane è una scena che siamo abituati a vedere nei film e nei cartoni animati, ma in realtà è un fenomeno piuttosto diffuso, per quanto possa sorprendere, e addirittura in crescita. Nel 2016 i casi di postini attaccati da cani negli Stati Uniti sono stati 6.755, contro i 5.581 del 2013, come ha raccontato un recente articolo dell’Economist che è tornato a occuparsi del tema. Ma succede spesso anche nel Regno Unito, dove tra l’aprile del 2015 e l’aprile del 2016 sono stati più di 2.600 i postini attaccati. Non ci sono invece dati per l’Italia. I posti dove succede più spesso, spiega l’Economist, sono le città, dove i postini fanno molte consegne a piedi: Los Angeles è la peggiore negli Stati Uniti, con 80 attacchi nel 2016, seguita da Houston con 62. Nel 2012 un postino del Delaware fu addirittura ucciso da un cane mentre consegnava la posta.
La cosa strana è che il numero degli attacchi di cani è in crescita nonostante le poste americane, come quelle di praticamente tutto il mondo, consegnino meno cose di una volta: si è passati da 91 miliardi di pacchi e buste nel 2008 a 61 miliardi nel 2016. Allo stesso tempo però sono aumentate le consegne di cose ordinate online, che consistono quasi sempre in pacchi che non possono essere lasciati nella cassetta delle lettere ma devono essere consegnati personalmente al destinatario. Il momento in cui il proprietario apre la porta è solitamente quello in cui il cane attacca il postino. Nel Regno Unito il numero di attacchi è invece diminuito del 10 per cento tra il 2014 e il 2015, per via di una legge più severa con i proprietari di cani e una campagna di sensibilizzazione.
Per provare a risolvere il problema, recentemente il servizio postale statunitense ha realizzato un’app che permette ai postini di segnalare ai colleghi le case con cani aggressivi. Ai proprietari di cani che hanno già attaccato i postini in passato viene chiesto di ritirare la propria posta direttamente all’ufficio postale, e quando i clienti concordano un orario di consegna devono specificare se con loro vivono cani. Le consegne in un intero quartiere possono essere sospese se c’è un cane che ripetutamente attacca i postini, che spesso si portano con sé dello spray al peperoncino o dei croccantini, rispettivamente per stordire e distrarre i cani aggressivi. Nel 2016 gli attacchi dei cani sono costati al servizio postale americano 2,8 milioni di dollari di spese mediche, rispetto agli 1,2 milioni del 2011. Nella metà delle aggressioni il postino ha dovuto essere curato o prendersi un periodo di riposo. Il servizio postale americano sul suo sito ha pubblicato alcuni consigli ai proprietari di cani per evitare le aggressioni:
– Mettete il vostro cane in una stanza separata e chiudete la porta prima di aprire al postino o al corriere, e fate attenzione anche se aprite la porta subito dopo che il postino ha effettuato una consegna nella casella delle lettere: potrebbe essere ancora nei paraggi.
– Ricordate ai vostri figli di tenere il cane legato e di non andare verso il postino per prendere la posta in presenza del vostro cane, che potrebbe vedere il postino come una minaccia e attaccare.