La sonda Cassini e il doodle di Google
Per ricordare l'inizio della sua ultima avventura intorno a Saturno, con l'esplorazione dello spazio tra il pianeta e i suoi anelli
La sonda Cassini e il suo viaggio sono raccontati oggi anche nel doodle di Google. Nella pagina principale del motore di ricerca, al posto del classico logo, c’è una breve animazione che mostra la sonda Cassini mentre inizia il suo viaggio nello spazio compreso tra Saturno e i suoi anelli più interni, per analizzarne le caratteristiche, scattare fotografie e inviare nuovi dati verso la Terra. La sonda Cassini si trova a oltre 1,7 miliardi di chilometri di distanza da noi e oggi è entrata nella fase finale della sua missione, con le prime manovre per avvicinarsi sempre di più a Saturno, fino a polverizzarsi entrando nell’atmosfera del pianeta.
Cos’è la sonda Cassini
Il lancio dalla Terra della sonda Cassini risale all’ottobre del 1997, quando iniziò il suo viaggio verso Saturno, terminato nel 2004. Da allora, orbita intorno al pianeta, compiendo manovre di vario tipo per visitare i suoi dintorni e le sue numerose lune. La sonda si chiama così in onore dell’astronomo italiano Gian Domenico Cassini, che a fine Seicento fu tra i primi studiosi di Saturno. È grande più o meno quanto un minibus ed è tra le sonde più ingombranti mai lanciate nella storia delle esplorazioni spaziali. I dati che ha raccolto negli anni ci hanno permesso di analizzare la polvere interstellare, scoprire un oceano sotto Encelado, la sesta luna del pianeta per dimensioni, e fare nuove ipotesi sul fatto che possa ospitare alcune forme di vita. Cassini ha inoltre scattato immagini molto dettagliate e suggestive di Saturno, dei suoi anelli e delle sue lune.
Il doodle di Google mostra Cassini mentre si tuffa nello spazio tra Saturno e i suoi anelli per scattare nuove fotografie e raccogliere dati. Questa ultima parte della sua missione è stata progettata con cura dalla NASA negli ultimi anni, per sfruttare fino all’ultimo la sonda prima che finisca definitivamente il propellente che utilizza per regolare la sua orbita intorno a Saturno. A metà settembre la sonda Cassini compirà un ultimo tuffo nell’atmosfera del pianeta: prima di disintegrarsi e di non farsi sentire mai più, invierà dati importanti per comprendere meglio la composizione dei gas atmosferici di Saturno.