Serie A, le cose di cui parlare
È stata una giornata strana, con alcuni risultati inaspettati: Inter e Milan hanno perso, la Lazio ha segnato 5 gol in mezz'ora
Risultati come quelli della 33ª giornata di Serie A – a sei partite dalla fine del campionato – se li aspettavano in pochi. La giornata è iniziata sabato pomeriggio, con l’Atalanta che ha continuato ad accumulare punti, come fa ormai da inizio stagione. Contro il Bologna la squadra allenata da Gasperini è andata in vantaggio di due gol, si è fatta recuperare pur continuando a creare occasioni per segnare e a un quarto d’ora dalla fine ha segnato il gol della vittoria con Mattia Caldara, il suo settimo in questa stagione, da difensore centrale al primo anno in Serie A. Qualche settimana fa, sembrava che l’Atalanta stesse rallentando. Invece no, e nella corsa all’Europa League a rallentare sono state le due squadre che probabilmente meno possono permetterselo, le due milanesi.
Per cercare di capire quanta strada manchi a Inter e Milan per ritornare a giocarsi lo scudetto, anche alla luce delle loro nuove ed ambiziose proprietà, basta provare a chiedersi: vedremo mai la Juventus perdere in casa contro la quartultima in classifica, la squadra con il peggiore attacco del campionato?
Sabato sera, a Firenze, l’Inter ha giocato un’altra partita difficilmente interpretabile. Allo stadio Franchi è successo di tutto: l’Inter è andata in svantaggio, poi ha recuperato e si è portata in vantaggio, ma nel secondo tempo si è fatta rimontare e superare. È finita 5-4, ma oltre al risultato è sembrato evidente come il problema principale dell’Inter siano i suoi giocatori, messi insieme in una squadra con grandi potenzialità ma senza un leader in campo.
Dopo il 2-2 della Fiorentina, si è vista la netta differenza tra una squadra con diversi problemi ma unita, la Fiorentina, e una con altrettanti problemi ma disunita, l’Inter. L’emblema dei problemi dell’Inter è stato Mauro Icardi. Icardi è il capitano, ma è rimasto estraneo al gioco per parecchio tempo e ha preso parte alle azioni a non meno di 25 metri dalla porta avversaria: è un giocatore che predilige il gioco individuale, a quello di squadra. E infatti l‘Inter ha perso male, mentre Icardi ha segnato tre gol, si è portato a casa il pallone e ora è a un solo gol di distanza dal primo posto nella classifica marcatori.
(Gabriele Maltinti/Getty Images)
Con le vittorie di Atalanta e Lazio, una vittoria del Milan sarebbe potuta costare un pezzo di qualificazione all’Europa League per l’Inter. Domenica pomeriggio, tuttavia, il Milan ha sorprendentemente perso in casa contro l’Empoli, quartultima in classifica e peggior attacco del campionato. L’Empoli rischiava di farsi riprendere dal Crotone, che nelle ultime quattro partite di campionato ha ottenuto ben dieci punti. Dopo aver vinto in casa della Fiorentina la scorsa settimana, ieri l’Empoli ha ottenuto tre punti anche a San Siro, migliorando nettamente la sua posizione. La partita del Milan invece è stata simile a molte altre viste in questa stagione: un discreto controllo del gioco e una valanga di tiri in porta, di cui solo uno a segno, e due gol subiti senza che fossero preceduti da una condizione di difficoltà in campo. Montella forse ha pagato la scelta di schierare titolare Gianluca Lapadula e non Carlos Bacca, ma prestazioni così si ripetono regolarmente da metà stagione e probabilmente le cause sono altre, più profonde.
Per il Crotone, invece, il risultato dell’Empoli a San Siro dev’essere stato alquanto frustrante, dopo essere riuscito a vincere rimontando un gol di svantaggio in casa della Sampdoria.
Ultimamente si sta parlando molto di Patrik Schick, giovane attaccante ceco dalla Sampdoria, a cui si sono interessate molte grandi squadre europee. In questa stagione Schick ha segnato dieci gol, ma ha impressionato soprattutto per la sua incisività entrando in campo a partita in corso, per i movimenti con la palla al piede e per il suo contributo nel più ampio lavoro di squadra. Ieri, per non farsi mancare niente, Schick ha segnato un gol stupendo, molti simile a un gol famoso segnato da Dennis Bergkamp in un Arsenal-Newcastle del 2002.
Nelle altre partite della giornata, che si concluderà stasera con Pescara-Roma, il Napoli ha pareggiato in casa del Sassuolo. Prima di ieri, il Napoli poteva veramente pensare di superare la Roma al secondo posto, ma il risultato della partita contro il Sassuolo ha ridotto parecchio le sue possibilità di riuscirci. La Lazio, invece, ha rifilato sei gol al Palermo, segnandone cinque nei primi 27 minuti di gioco. Keita Balde ne ha fatti tre nel giro di sei minuti; il sesto gol lo ha segnato Luca Crecco, per la prima volte in Serie A. Nel posticipo serale, la Juventus ha vinto con facilità per 4-0 contro il Genoa, che vedendo la ripresa di Empoli e Crotone dovrebbe iniziare a preoccuparsi almeno un po’.