Dalla prossima stagione di Serie A si userà la moviola in campo
Lo ha annunciato oggi durante il consiglio della FIGC il presidente dell'Associazione Italiana Arbitri
Nel corso della riunione del consiglio federale della Federazione Italiana Gioco Calcio, Marcello Nicchi, presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, ha annunciato che la Video Assistenza Arbitrale (VAR), in Italia nota anche come “moviola in campo”, verrà introdotta nel campionato di Serie A dalla prima giornata della prossima stagione, con un anno di anticipo rispetto ai piani iniziali. Nicchi ha detto: «Con la VAR partiamo dalla prima giornata di campionato del prossimo anno, anticipando quindi di una stagione: aspettiamo soltanto l’autorizzazione dell’International Board, mentre invece non ci sarà per la finale di Coppa Italia».
Un anno fa l’IFAB, l’organo internazionale che decide le regole del calcio, aveva scelto anche il campionato italiano per sperimentare la Video Assistenza Arbitrale a partire dalla stagione in corso. Come si può leggere nel sito della FIFA – il cui presidente, Gianni Infantino, è stato il principale sostenitore della video assistenza – con la VAR uno o più assistenti arbitrali hanno accesso ai video della partita e possono comunicare con l’arbitro in campo, anche senza che sia l’arbitro in campo a richiedere l’uso della moviola. L’arbitro in campo (usando il microfono che indossa già, e con cui oggi comunica con gli assistenti) può chiedere aiuto agli assistenti in postazione solo per alcuni casi: per i dubbi sulla regolarità di un gol, per decidere se espellere un giocatore, per decidere se dare un rigore e nel caso in cui l’arbitro decida di ammonire o espellere il giocatore sbagliato. Gli assistenti possono aiutare l’arbitro in campo anche autonomamente. L’arbitro in campo volta per volta può decidere se guardare personalmente le immagini a bordo campo.
Negli ultimi mesi la VAR è stata sperimentata in diversi campionati europei, in partite internazionali e anche durante la Coppa del mondo per club FIFA in Giappone. Lì, nel corso della semifinale tra Kashima Antlers e Atletico Nacional, l’arbitro ungherese Viktor Kassai si era servito per la prima volta in una partita ufficiale della VAR per assegnare un calcio di rigore. Nel primo tempo, dopo un fallo commesso da un difensore colombiano, Kassai aveva interrotto il gioco e si era avvicinato a bordo campo per raggiungere il quarto uomo e il monitor collegato con la postazione in cui gli assistenti stavano valutando il fallo. Si era fermato alcuni secondi, con l’aiuto degli assistenti aveva giudicato l’intervento come falloso ed era tornato in campo per assegnare il calcio di rigore in favore dei Kashima Antlers.
Al termine del consiglio federale di oggi, il direttore generale della FIGC e membro del Comitato esecutivo UEFA Michele Uva ha aggiunto: «Non sarà una questione di giorni. C’è bisogno di tempo, è anche una questione organizzativa. Oggi testiamo tre campi in ogni giornata di campionato, dalla fine di questa stagione vorrà dire lavorare su dieci campi”.