Ci sono grandi proteste anche in Slovacchia
Migliaia di persone hanno chiesto le dimissioni del ministro dell'Interno e di altri importanti funzionari, accusati di non aver fatto abbastanza contro la corruzione
di Radoslav Tomek – Bloomberg
Martedì in Slovacchia migliaia di persone hanno partecipato a una protesta contro la corruzione in una delle manifestazioni più grandi avvenute nel paese nell’ultimo decennio, che si aggiunge al malcontento sempre più intenso nella parte orientale dell’Unione Europea per i passi indietro sul fronte dello stato di diritto e della democrazia. I manifestanti si sono radunati nella piazza principale della capitale Bratislava, chiedendo la sostituzione del ministro degli Interni Robert Kalinak, dei più alti funzionari di polizia e dell’unità anti-corruzione, che ritengono abbiano fatto troppo poco per combattere la corruzione nel paese. Nonostante gli studenti delle scuole superiori che hanno organizzato la protesta di martedì abbiano provato a prendere le distanze dalla politica, la manifestazione ha ricordato le proteste degli studenti del 1989 che hanno portato alla caduta del regime comunista in Cecoslovacchia.
(VLADIMIR SIMICEK/AFP/Getty Images)
Nonostante i progressi che hanno avvicinato le loro condizioni di vita a quelle delle nazioni occidentali, negli ex paesi comunisti dell’Unione Europea circola un crescente senso di frustrazione per i metodi di amministrazione dei governi. Le proteste di Bratislava seguono alcune manifestazioni in Ungheria, dove diverse persone si sono opposte a delle norme più severe nei confronti della Central European University di Budapest, promosse dal governo di Viktor Orban. In Romania un piano per depenalizzare la corruzione ha portato 600mila persone a manifestare in strada, mentre a gennaio alcuni manifestanti polacchi a Varsavia, in Polonia, avevano bloccato il Parlamento del paese per questioni legate alla libertà dei mezzi d’informazione.
«L’aumento degli standard di vita e la disoccupazione in calo non bastano più», ha detto Grigorij Meseznikov, direttore dell’Institute for Public Affairs di Bratislava. «Queste persone vogliono una società migliore in cui venga rispettato lo stato di diritto. Sono proteste contro governi che non vengono più considerati positivi», ha aggiunto Meseznikov. Nell’indice sulla percezione della corruzione di Transparency International, la Slovacchia occupa la 54esima posizione a livello mondiale, la più bassa tra gli stati membri orientali dell’Unione Europea dopo Ungheria, Romania e Bulgaria. Nonostante il primo ministro del paese Robert Fico abbia inserito la lotta alla corruzione tra le sue priorità, la sua promessa è stata minata dal fatto che la sua amministrazione non ha condannato nessuno in cause di rilievo, ha detto Meseznikov.
Stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa statale slovacca TASR, che ha citato una stima della polizia municipale di Bratislava, alla manifestazione di martedì hanno partecipato circa 5mila persone. A settembre Fico, che ha iniziato il suo terzo mandato un anno fa, aveva superato una mozione di sfiducia in Parlamento, arrivata dopo una seria di proteste organizzate dai partiti d’opposizione che avevano accusato la sua amministrazione di coprire la corruzione. Da allora il governo slovacco ha adottato nuove leggi per cercare di aumentare la trasparenza nel settore degli appalti pubblici.
(VLADIMIR SIMICEK/AFP/Getty Images)
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