È il giorno di Juventus-Barcellona
L'ultima squadra italiana in Europa gioca stasera l'andata dei quarti di finale di Champions League contro il Barcellona, che è pur sempre il Barcellona ma non è imbattibile
L’ultima volta che Juventus e Barcellona si sono incontrate in una partita ufficiale era la finale di Champions League di due anni fa, giocata a Berlino e vinta dal Barcellona 3-1. Quella era la prima Juventus di Massimiliano Allegri, ma in un certo senso aveva ancora molto della squadra allenata da Antonio Conte nei tre anni precedenti. Dopo aver perso la finale, giocata da sfavorita, la Juventus cambiò completamente aspetto: Andrea Pirlo, Carlos Tevez, Arturo Vidal e Fernando Llorente lasciarono Torino e questo inevitabilmente cambiò la natura della squadra. Con una rosa senza almeno tre dei suoi elementi più importanti, la società e Allegri dovettero creare – potendosi servire della “base” costituita dal reparto difensivo e dai giocatori italiani – una nuova squadra vincente, e iniziarono a farlo con una campagna acquisti di prim’ordine. Vennero acquistati Paulo Dybala, Alex Sandro, Mario Mandzukic, Juan Cuadrado e Sami Khedira, che ora, due anni dopo e insieme agli acquisti più importanti della scorsa estate, ossia Gonzalo Higuaín, Miralem Pjanic, Dani Alves e Medhi Benatia, formano una delle squadre più forti d’Europa, che mai come in questa stagione ha l’obiettivo di competere per vincere su tre diversi fronti. Stasera la Juventus si giocherà un bel pezzo di tutto questo.
Affrontare una squadra del calibro del Barcellona – per giunta dopo che questa, per arrivare fin qui, è riuscita a compiere un’impresa senza eguali nella storia della Champions League, ribaltando un 4-0 subito in trasferta dal Paris Saint-Germain vincendo 6-1 in casa e segnando tre gol negli ultimi sette minuti di partita – per chiunque vorrebbe dire partire da una posizione di netto svantaggio. Ma la Juventus, pur partendo sfavorita, ha tutte le possibilità di giocarsela, perché il Barcellona non è imbattibile come un tempo e ha diversi punti deboli che possono essere sfruttati. Inoltre arriva da una brutta sconfitta in campionato contro il Malaga, la 15ma squadra della Liga spagnola, contro cui ha subito due gol senza segnarne nemmeno uno.
Domenica scorsa, a Malaga, in uno stadio in cui ha sempre faticato molto a giocare, il Barcellona si è trovato in difficoltà fin dai primi minuti. Nel primo tempo il Malaga ha mantenuto una linea di pressing molto alta, mandando i suoi uomini a pressare difensori e terzini del Barcellona, impedendo al portiere Marc-André ter Stegen di impostare le azioni e costringendolo a rinviare lungo. Il Malaga ha poi segnato al 32mo minuto sfruttando l’errore di posizionamento del difensore Jérémy Mathieu, che ha permesso a Sandro Ramirez di andare in porta, per poi chiudersi dietro la linea del pallone aspettando le prevedibili azioni offensive del Barcellona, e reggendo molto bene. Lo stesso è successo nel secondo tempo, con il Barcellona sempre più riversato nella metà campo avversaria ma in grossa difficoltà a segnare, e per giunta con un uomo in meno dopo l’evitabile espulsione di Neymar. Il gol che ha definitivamente chiuso la partita è arrivato al 90mo minuto, quando il Barcellona si era portato tutto in attacco: il Malaga ha fatto partire un contropiede con tre suoi giocatori dopo un passaggio sbagliato di Sergio Busquets, che non ha trovato particolare resistenze nella difesa del Barcellona (che in quel momento era formata solamente da Samuel Umtiti) e ha portato al gol di Jony.
Il Malaga è una squadra di media-bassa fascia; la Juventus dispone di tutte le qualità per imporre un gioco offensivo e con un’alta intensità (a maggior ragione stasera, che gioca in casa) e può tenere testa al Barcellona in tutti i reparti. La sconfitta contro il Malaga è servita ad evidenziare alcuni punti deboli della squadra catalana che la Juventus potrebbe usare a suo favore. Anzitutto la difesa. Quella del Barcellona ha parecchi problemi, sotto diversi aspetti: non sempre si muove correttamente e alcuni suoi componenti hanno dei limiti, fra tutti la scarsa rapidità. Stasera non dovrebbe giocare Mathieu ma Gerard Piqué, che è decisamente più affidabile, ma l’assenza per squalifica di Sergio Busquets costringerà l’allenatore Luis Enrique a spostare Javier Mascherano a centrocampo, lasciando Umtiti accanto a Piqué, con i terzini Sergi Roberto e Jordi Alba. Oltre alla difesa, il Barcellona ha alcuni problemi anche nel lato destro della sua formazione, che persistono anche quando Luis Enrique cambia uomini e giocatori: in quel lato di campo, la Juventus schiererà i suoi due giocatori più prestanti, ovvero Alex Sandro e Mario Mandzukic.
Nelle ultime due partite giocate contro il Napoli, la Juventus non ha fatto vedere il meglio di sé. Ha subito eccessivamente il pressing degli avversari e ha avuto evidenti difficoltà nel palleggio fra i suoi centrocampisti. Se la partita dovesse mettersi così anche stasera, la Juventus rischierebbe molto, anche perché si troverà davanti il trio d’attacco più forte al mondo, quello composto da Messi, Suarez e Neymar. Sono tre giocatori che raramente si vedono giocare nella stessa squadra, in quanto ciascuno di loro potrebbe essere il trascinatore di qualsiasi altro grande club europeo. Possono trasformare in un gol qualsiasi pallone e spazio venga loro concesso, e per questo, per quanto la Juventus possa giocare bene stasera, non potrà permettersi di commettere errori. Ma il trio d’attacco del Barcellona può essere limitato mantenendo la difesa alta – per allontanarlo dalla porta – o in alcuni casi, come una situazione di vantaggio, abbassandola e chiudendosi di più.
Juventus-Barcellona resta una partita fra due grandi squadre che dispongono di talenti smisurati e imprevedibili (vedi il gol di Luis Suarez contro il Siviglia). È possibile, quindi, che nel caso nessuna squadra venga colta impreparata, l’equilibrio della partita passi in continuazione da una parte all’altra.
Le probabili formazioni:
Juventus (4-2-3-1) Buffon; Dani Alves, Bonucci, Chiellini, Alex Sandro; Khedira, Pjanic; Cuadrado, Dybala, Mandzukic; Higuain
Barcellona (4-3-3) Ter Stegen; Sergi Roberto, Piqué, Umtiti, Jordi Alba; Rakitic, Mascherano, Iniesta; Messi, Suarez, Neymar