L’Italia ha patteggiato un risarcimento per i fatti di Bolzaneto durante il G8 di Genova
Lo Stato verserà 45mila euro a sei persone che hanno fatto causa per le violenze avvenute nella caserma dove venivano portati i manifestanti al G8 del 2001
L’Italia ha patteggiato un risarcimento con sei persone che le avevano fatto causa alla Corte europea dei diritti dell’uomo per le violenze subite nella caserma Bolzaneto durante il G8 tenuto a Genova nel 2001. L’Italia si è accordata per versare a ciascuno 45mila euro com risarcimento dei danni morali e delle spese processuali. In Italia, la vicenda giudiziaria si è conclusa nel 2013 con una sentenza della Corte di Cassazione che ha confermato la condanna in appello di sette persone, mentre i reati di cui erano accusate diverse altre erano già finiti in prescrizione. La Corte non ha ancora diffuso nessuna notizia sul patteggiamento dell’Italia, ma la decisione sulle due cause era già prevista per oggi, e la notizia è stata riportata con molti dettagli da diversi giornali e agenzie italiane.
Durante le manifestazioni di protesta durante il G8 decine di persone vennero fermate e portate dalle autorità italiane nella caserma di Bolzaneto: molte di loro in seguito hanno raccontato di avere subito violenze fisiche e verbali da parte di polizia penitenziaria, guardie carcerarie, ufficiali dei carabinieri, militari e vari funzionari. Repubblica ha scritto che in quei giorni «oltre 300 persone vennero private della possibilità di incontrare i loro legali, umiliate, picchiate, minacciate. Tra le mura della caserma risuonarono a più ripresa inni fascisti, molti dei ragazzi vennero costretti a rimanere immobili per ore, le donne subirono violenze fisiche e morali».
L’Italia ha offerto la stessa cifra che fu condannata a versare dalla stessa Corte nel 2015 per le violenze subite da Arnaldo Cestaro, un manifestante che venne picchiato dalle autorità italiane durante l’irruzione nella scuola Diaz di Genova.