Perché oggi i dipendenti di ATM hanno scioperato?
Perché sono contrari alle modalità delle nuove gare di appalto del Comune per i servizi di trasporto, che potrebbero danneggiare ATM
A Milano oggi è c’è stato uno sciopero dei dipendenti di ATM, la società che gestisce in tutta la città il trasporto pubblico. Fino alle 12.45 sono stati sospesi sia i servizi di metropolitana che quelli dei trasporti di superficie, autobus e tram. Lo sciopero è stato indetto dalle organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Faisa-Cisal, Orsa, Sama-Faisa e Cub Trasporti. La ragione per cui i dipendenti di ATM hanno protestato è che lo scorso febbraio la giunta comunale di Milano ha deciso di indire una nuova gara d’appalto per scegliere le aziende che si occuperanno del trasporto pubblico nei prossimi anni: i dipendenti di ATM sono contrari al fatto che le aziende siano diverse per diversi servizi, da una parte i trasporti, divisi in vari settori, da un’altra la gestione dei parchimetri, da un’altra ancora quella dei servizi di car sharing e bike sharing.
I lavoratori che hanno partecipato allo sciopero temono che molte persone che attualmente lavorano per ATM perderebbero il lavoro se l’azienda non dovesse vincere tutte le gare d’appalto previste. Sostengono inoltre che se diverse aziende si occupassero di diversi servizi legati al trasporto pubblico, si creerebbe una grande confusione dannosa per i cittadini, perché sarebbe difficile («pressoché impossibile» dice la lettera aperta indirizzata ai cittadini milanesi) riuscire a coordinare i diversi servizi. Il testo integrale della lettera è questo:
Lettera aperta a chi vive, lavora e ama Milano. Scioperiamo per il futuro della mobilità e per la garanzia occupazionale di migliaia di persone.
Perché scioperiamo? Perché Milano rischia di perdere il suo sistema di trasporti. Perché è a rischio la mobilità dei lavoratori, dei cittadini, degli studenti. Perché c’è chi pensa di frantumare i trasporti di Milano e venderli.Siamo coscienti che scioperare nei servizi di trasporto significa arrecare un disservizio a tutti i lavoratori e ai cittadini che utilizzano i mezzi pubblici. Se siamo arrivati a questo punto non è per rivendicare un aumento salariale ma perché viene messa in discussione la qualità del servizio oggi garantito da Atm sul nostro territorio.
Il comune di Milano ha deciso una divisione dei servizi che oggi consentono la mobilità di migliaia di persone, avviando un percorso che potrà portare allo spezzettamento del sistema della mobilità a discapito dei cittadini milanesi, una condizione che rischia di affidare ad aziende medio piccole il servizio di trasporto pubblico locale gettando Milano in uno stato confusionale in cui più aziende potrebbero gestire il trasporto pubblico locale nelle diverse zone di Milano, una situazione in cui garantire l’integrazione oraria diverrebbe pressoché impossibile con il pericolo dell’impossibilità di fare i necessari investimenti indispensabili a garantire la qualità del servizio.
Noi chiediamo che il comune di Milano garantisca l’unicità di tutti i servizi di mobilità attraverso una gara ad unico lotto per evitare la spartizione del business fra più aziende che comprometterebbe la qualità del servizio stesso. Per questo chiediamo che il gruppo Atm venga messo in condizioni di partecipare ad un’unica gara evitando il dumping fra più soggetti ed il rischio della perdita di migliaia di posti di lavoro. Vogliamo che l’attuale servizio fornito ai cittadini venga garantito senza ulteriore ridimensionamenti dei chilometri che sarebbero un ulteriore impoverimento del trasporto publico.
La qualità del trasporto fa di Milano una città europea. Non vogliamo che questo venga cancellato. Il 5 aprile avrai dei disagi ma lottiamo per il futuro dei trasporti di tutti, per la tua possibilità di continuare a muoverti in una città europea, per gli studenti, per i lavoratori, perché il trasporto pubblico di qualità e funzionante è il miglior disincentivo al trasporto privato e alla congestione di Milano.Il 5 aprile scioperiamo per il futuro di Milano, anche per te.
Lo sciopero è arrivato in una delle settimane più importanti e delicate per Milano, con il Salone del Mobile che farà arrivare in città moltissimi visitatori, e per questo motivo il sindaco Beppe Sala ha cercato fino all’ultimo di evitare l’agitazione dei dipendenti di ATM. Sala aveva detto che lo sciopero è «sbagliato» dato che non sono ancora state prese decisioni su come avverranno le gare d’appalto e quindi non c’è ancora nulla su cui protestare: «Non sappiamo come andranno fatte eventuali gare, per cui mi sembra uno sciopero preventivo, ma con largo anticipo». Il sindaco aveva anche sottolineato come con la stessa delibera contro cui i dipendenti di ATM protestano, il comune ha deciso di prorogare il contratto con ATM di un anno.
Tuttavia Sala ha concesso ai dipendenti ATM di scioperare: avrebbe potuto impedirglielo usando un provvedimento di precettazione emesso dalla prefetta Luciana Lamorgese, ma ha scelto di non farlo. Dalla parte dei sindacati che rappresentano i dipendenti ATM invece ci sono i tassisti, che hanno espresso solidarietà a chi lavora nel servizio di trasporto pubblico.