I 50 migliori ristoranti al mondo
Al primo posto dell'annuale classifica della rivista Restaurant non c'è più l'Osteria Francescana di Modena, ma l'Eleven Madison Park di New York
Martedì sera, al Royal Exhibition Building di Melbourne, si è tenuta la cerimonia di premiazione dei migliori 50 ristoranti nel mondo, l’annuale classifica pubblicata dal mensile britannico Restaurant. Nell’edizione dell’anno scorso, al primo posto c’era l’Osteria Francescana di Massimo Bottura mentre al secondo posto era stato votato il ristorante El Celler de Can Roca di Girona, in Spagna. Nella classifica del 2017, i primi due ristoranti dell’anno scorso sono stati superati dal terzo, l’Eleven Madison Park, il ristorante newyorchese dello chef svizzero Daniel Humm. Al quarto posto c’è il Mirazur di Mentone, dello chef argentino di origini italiane Mauro Colagreco, in Italia noto anche per essere uno dei giudici di Top Chef, programma che va in onda su NOVE. Nei primi dieci posti si trovano due ristoranti di Lima, la capitale del Perù, tre spagnoli (due dei quali nei Paesi Baschi) e uno thailandese.
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Nei cinquanta posti della classifica, oltre all’Osteria Francescana di Modena si trovano altri tre ristoranti italiani: il Piazza Duomo di Alba, al 15mo posto, Le Calandre di Rubano, in provincia di Padova, al 29mo posto, e il Reale di Castel di Sangro, in Abruzzo, alla 43ma posizione. Oltre all’annuncio della classifica sono stati assegnati anche altri premi: il premio Chef’s Choice Award è andato allo chef peruviano Virgilio Martinez, il Premio Highest New Entry è andato al ristorante Pavillon Ledoyen di Parigi. La slovena Ana Roš, che dirige il ristorante Hiša Franko di Kobarid (la vecchia Caporetto), è stata scelta come miglior chef donna del 2017.
La classifica dei 50 migliori ristoranti al mondo è stata creata nel 2002 dalla rivista inglese Restaurant e in pochi anni è diventata una delle classifiche di ristoranti internazionali più famose e discusse, facendo concorrenza alle rinomate guide Michelin. La giuria è composta da circa mille critici gastronomici, chef e professionisti dell’industria alimentare suddivisi in 27 zone geografiche. Ogni zona ha un presidente scelto per la sua conoscenza di quella specifica parte del mondo; ogni membro della giuria vota sette ristoranti, almeno tre dei quali devono essere al di fuori della sua regione.
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