Lo Juventus Stadium è troppo piccolo?
Ora che è una delle squadre più forti d'Europa, in molti si chiedono se i 41.507 posti del suo giovane stadio non siano un limite
Quando lo Juventus Stadium di Torino venne inaugurato, nel 2011, la Juventus non era quella di ora. Veniva da due stagioni di Serie A concluse entrambe al settimo posto, e dopo la promozione dalla Serie B del 2007, stava vivendo un periodo ancora complicato. A distanza di sei anni dalla prima partita giocata allo Stadium, però, la Juventus è ora una delle squadre più forti e organizzate d’Europa: fra pochi giorni giocherà probabilmente due delle partite più prestigiose della sua storia recente, i quarti di finale di Champions League contro il Barcellona.
Fra le otto squadre che partecipano ai quarti di finale di Champions League, solo Monaco e Leicester City hanno uno stadio più piccolo dello Juventus Stadium, che ha circa 40mila posti. Il Camp Nou di Barcellona conta quasi 100mila posti a sedere, i due stadi di Madrid hanno 80mila e 54mila posti, il Signal Iduna Park di Dortmund ne ha 81mila, l’Allianz Arena di Monaco 75mila. Lo stadio Louis II del Principato di Monaco ha 18mila spettatori, che raramente vengono riempiti tutti, ma il principato conta appena 38mila abitanti. La città di Leicester ha 288mila abitanti e uno stadio, il King Power, che può accogliere 32mila spettatori. Torino di abitanti ne ha 807mila circa.
Da quando è utilizzato, lo Juventus Stadium ha sempre garantito al club ricavi stagionali superiori ai 30 milioni di euro. Nella stagione 2014/2015, l’anno in cui la squadra è arrivata in finale di Champions League, i ricavi dello Juventus Stadium hanno raggiunto i 51,4 milioni di euro. Nessun altro club italiano genera ricavi così alti, nonostante la Juventus non sia la squadra con la media spettatori più alta d’Italia: nelle ultime due stagioni infatti, l’Inter ha mantenuto una media tra i 45 e i 43mila spettatori a partita, più alta dei circa 39mila della Juventus.
La Juventus, inoltre, è l’unica squadra d’Italia con una percentuale di riempimento del proprio stadio costantemente superiore al 90 per cento. Nella percentuale di riempimento, tuttavia, contano molto le dimensioni dello Stadium. Più della metà dei 41.507 posti disponibili vengono riempiti solamente dagli abbonamenti, il cui numero nel corso degli anni è passato dai 24.531 ai 29.300 della stagione in corso. I circa 10mila posti disponibili nella vendita libera vengono quindi esauriti molto facilmente e per un tifoso non abbonato o non iscritto a uno dei club affiliati alla società, acquistare dei biglietti per le partite casalinghe è abbastanza complicato.
In Italia lo Stadium di Torino genera più ricavi di tutti gli altri stadi, ma nel confronto con le squadre di pari livello dei primi cinque campionati europei, la Juventus è lontana dalle prime posizioni. Nell’edizione annuale della Football Money League di Deloitte, si nota come molte squadre europee, anche meno importanti e vincenti, superino nettamente i ricavi da stadio della Juventus. I prezzi dei biglietti variano da campionato a campionato, ma il motivo principale è la maggior capienza. Manchester United, Real Madrid e Barcellona sono le squadre che ricavano di più dai propri stadi: 137 milioni di euro per lo United, 121 milioni per il Real Madrid e 129 per il Barcellona.
Lo Schalke 04, per esempio, squadra tedesca che non si piazza nelle prime tre posizioni della Bundesliga da quattro stagioni, ha uno stadio da circa 54mila posti a sedere che nella passata stagione ha generato ricavi per 51 milioni di euro. Alla luce di questo, in molti si chiedono se la Juventus non sia stata troppo prudente nel costruire un nuovo stadio da 41mila posti, pur essendo storicamente la squadra più vincente del campionato italiano e quella con più tifosi, sparsi per tutto il paese. Diversi studi dimostrano come una capienza superiore avrebbe potuto generare ricavi ancora più alti, con la stessa facilità. Ma ci sono delle ragioni.
Nel 2008, anno in cui il consiglio d’amministrazione della Juventus deliberò la costruzione del nuovo stadio, la società era tornata in Serie A da appena un anno. Valeva di meno e non si trovava in condizioni di poter chiedere finanziamenti elevati. Come riportato in un articolo pubblicato su Tifoso Bilanciato nel 2013, per costruire diecimila posti in più la Juventus avrebbe dovuto chiedere un finanziamento di circa 90 milioni di euro. Per costruirne ventimila in più, invece, sarebbero stati necessari 128 milioni, che difficilmente l’Istituto per il Credito Sportivo avrebbe potuto concederle.
La realizzazione dello Juventus Stadium, così com’è ora, è costata alla Juventus circa 150 milioni di euro, 60 dei quali finanziati dall’Istituto per il Credito Sportivo. Una cifra contenuta che è stata assorbita rapidamente dai ricavi dello stadio. Nel frattempo la situazione economica della Juventus sta migliorando di anno in anno, e nella passata stagione la società ha registrato un fatturato di 341 milioni di euro, superiore di circa 120 milioni al secondo miglior fatturato della Serie A, quello della Roma. La società ha sempre dichiarato di non prendere in considerazione l’ipotesi di un ampliamento e puntare su altri aspetti commerciali per la crescita del club: la struttura dello stadio, comunque, renderebbe i lavori di ampliamento piuttosto complicati.