Cos’è e come funziona la quattordicesima dei pensionati
Cioè un assegno aggiuntivo previsto già dal 2007 che con la legge di bilancio del dicembre 2016 è stato esteso: a chi spetta e quali sono i requisiti
Dal prossimo luglio alcune categorie di pensionati potranno incassare la cosiddetta “quattordicesima”, cioè un assegno aggiuntivo previsto già dal 2007 dal governo Prodi che con la legge di bilancio del dicembre 2016 è stato esteso. La quattordicesima riguarderà 3,4 milioni di persone e cioè i pensionati che hanno raggiunto un certo requisito di età al 31 luglio e che hanno redditi annui compresi tra una volta e mezzo e due volte il trattamento minimo. Gli importi variano in generale da un minimo di 336 a un massimo di 655 euro, in base all’assegno percepito normalmente e agli anni di contributi versati. La quattordicesima spetterà con un importo pieno ai pensionati che hanno un reddito complessivo fino a una volta e mezzo il trattamento pensionistico minimo. Se il reddito del pensionato supera la soglia di una volta e mezzo il minimo ed è entro le due volte il trattamento minimo, la quattordicesima verrà corrisposta in modo ridotto. Sul sito dell’INPS si trovano alcune indicazioni pratiche.
La quattordicesima spetterà ai pensionati che hanno compiuto e compiranno 64 anni al 31 luglio e che hanno un reddito complessivo individuale annuo fino a 13.049,14 euro (due volte il trattamento minimo pari a circa 500 euro e dunque circa mille euro al mese). Nel conteggio non è importante il reddito del coniuge né i beni che non danno reddito. Nella determinazione del reddito è cioè rilevante il solo reddito individuale composto dalla stessa pensione e dai redditi di qualsiasi altra natura, con l’esclusione dei trattamenti di famiglia, le indennità di accompagnamento, il reddito della casa di abitazione, i trattamenti di fine rapporto e competenze arretrate. Sono escluse, inoltre, le pensioni di guerra, le indennità per i ciechi parziali, l’indennità di comunicazione per i sordomuti.
Per i pensionati che hanno un reddito fino a 9.786,86 euro annui (fino a una volta e mezza il minimo cioè circa 752 euro al mese) la quattordicesima aumenterà in proporzione agli anni di contributi versati. L’importo della quattordicesima sarà pari a 437 euro se si hanno fino a 15 anni di contributi da dipendente, a 546 euro se si hanno oltre 15 e fino a 25 anni di contributi e a 655 euro se si hanno oltre 25 anni di contributi. I pensionati che hanno un reddito compreso tra una volta e mezzo (9.786,87 euro) e due volte (13.049,14 euro) il trattamento minimo riceveranno una somma in proporzione agli anni di contributi: 336 euro (se si hanno fino a 15 anni di contributi), 420 euro per chi ha tra i 15 e i 25 anni di contributi e 504 euro (con più di 25 anni di contributi). Per i pensionati da lavoro autonomo si considerano le stesse cifre calcolate però con tre anni di contributi in più rispetto ai dipendenti.
La quattordicesima verrà corrisposta insieme alla pensione di luglio se si raggiunge il requisito anagrafico nel primo semestre dell’anno (entro il 31 luglio 2017), mentre sarà corrisposta a dicembre se si raggiungono i 64 anni nel secondo semestre del 2017. L’assegno aggiuntivo sarà erogato “in via provvisoria sulla base dei redditi presunti” e sarà poi verificato in base alle informazioni reali dei redditi 2016.