Le nuove protezioni alla Tour Eiffel contro il terrorismo
Entro il 2018 sarà dotata di barriere di vetro e altri sistemi di sicurezza: i lavori costeranno 20 milioni di euro
Lunedì 27 marzo il comune di Parigi ha votato all’unanimità il progetto di messa in sicurezza della Tour Eiffel che prevede di costruire una parete di vetro antiproiettile alta 2 metri e mezzo sui due lati a nord e a sud del monumento, quelli che danno sulla Senna e su Avenue Gustave-Eiffel. Gli altri due lati, da dove si potrà uscire ed entrare attraverso i giardini, saranno controllati in diversi punti e chiusi da griglie metalliche «che riproducono il profilo della torre». Saranno poi installate barriere di protezione contro eventuali “vehicle-ramming attack”, cioè attentati condotti con veicoli lanciati sulla folla, e sarà attivato un sistema di videosorveglianza a circuito chiuso sia sulla piazza che sulla torre. L’intervento dovrebbe essere completato entro la metà del 2018 e costerà 20 milioni di euro.
Per il comune di Parigi e il dipartimento di polizia si tratta di un’opera necessaria per il livello elevato delle minacce terroristiche. Nel documento della delibera c’è scritto che «un attacco terroristico in questo sito avrebbe un impatto globale molto negativo. La probabilità che si verifichi qui un attentato simile per gravità agli ultimi avvenuti in Francia (Parigi nel 2015, Nizza nel 2016) è quindi da tenere particolarmente in considerazione. Per questo si è deciso di lanciare un’operazione per rafforzare la sicurezza della torre». La progettazione degli interventi è stata affidata a un gruppo di architetti, a paesaggisti e a esperti in materia di sicurezza che hanno lavorato a stretto contatto con il comune.
(Foto: Feichtinger architectes)
Jean-François Martins, responsabile del Turismo per il comune di Parigi, ha detto che si tratta di un dispositivo «efficace, molto più estetico rispetto alle attuali barriere temporanee» e che «contribuirà a migliorare la qualità dell’accoglienza». Un rappresentante della polizia ha infine commentato che il progetto «soddisfa tutte le esigenze del dipartimento di polizia in materia di sicurezza».
Lo scorso gennaio, la sindaca di Parigi Anne Hidalgo aveva annunciato che la Tour Eiffel sarebbe stata ristrutturata per migliorare la sicurezza, per ridurre le lunghe code all’entrata e per riparare i visitatori in attesa da pioggia o neve. La città spende ogni anno 13,7 milioni di euro per mantenere la torre. Lo scopo della ristrutturazione è anche rendere più attraenti le candidature di Parigi per ospitare i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2024, e l’EXPO del 2025.
(Foto: Feichtinger architectes)
La Tour Eiffel fu inaugurata a Parigi il 31 marzo 1889 – diventando poi una delle costruzioni più famose al mondo e uno dei simboli della Francia – con una cerimonia di conclusione dei lavori dopo ventisei mesi di cantiere. In tempo per il successivo 6 maggio, quando aprì l’Esposizione universale del 1889 – nel centenario della Rivoluzione Francese – per la quale la torre era stata pensata. Dal 15 maggio i visitatori iniziarono ad accedere alla “Torre di 300 metri”, come fu chiamata allora (era alta 312 metri: oggi, con l’antenna, 324). Fino al 1930 – quando fu superata dalla costruzione del grattacielo Chrysler a Manhattan – rimase l’edificio più alto del mondo (rimpiazzando l’obelisco di Washington DC, concluso pochi mesi prima). Nel progetto iniziale, la torre doveva essere una struttura temporanea, come molte altre realizzate per le Esposizioni: il contratto prevedeva che fosse demolita al massimo 20 anni dopo la sua realizzazione. Divenne però molto popolare e le autorità parigine decisero di mantenerla in piedi.