Vita da Inuit

Un progetto fotografico che allontana gli stereotipi su quelli che chiamiamo eschimesi, dove non si vede neanche un igloo

Alaska

«Volevo rompere gli stereotipi con cui la gente vede sempre gli Inuit dell’Alaska», ha spiegato il fotografo Brian Adams su Lens, il blog di fotogiornalismo del New York Times, parlando del suo progetto “I Am Inuit”, dedicato alle popolazioni indigene delle zone artiche: Groenlandia, Canada e Alaska. Lo stesso Adams è un Inuit dell’Alaska per parte di padre: vive ad Anchorage ma è originario di Kivalina, una città abitata perlopiù da nativi, così come le altre 20 cittadine ritratte nel suo reportage.

Il progetto è stato finanziato dal Concilio Circopolare Inuit soprattutto per sensibilizzare le persone sul fenomeno del riscaldamento globale e sul cambiamento climatico, che pesa particolarmente sulla vita degli abitanti. Sarà esposto nel museo di Anchorage fino al 17 settembre.

Oltre ai paesaggi – molta neve, slitte trainate dai cani e qualche orso polare – le fotografie mostrano scene di vita quotidiana e gli abitanti fotografati nelle loro case o fuori all’aria aperta, accompagnate da loro commenti e racconti, un modello simile a quello di Brandon Stanton di Humans of New York. Ci sono una musicista attivista per l’ambiente, una ragazza che vuole andare alle Hawaii a fare la modella, uomini in sauna dopo il lavoro, ragazzini che giocano a basket, e qualche anziana signora che ricorda di quando con i genitori andava a caccia sulle slitte o a raccogliere bacche gelate. Le immagini sono lontane dagli stereotipi sugli eschimesi, a pescare su laghi ghiacciati davanti a un igloo, e raccontano una vita per alcuni versi più vicina alla nostra di quanto immaginiamo.

I lavori di Brian Adams, dedicati soprattutto all’ambiente, sono stati pubblicati su giornali americani e internazionali mentre i suoi reportage sugli Inuit sono stati esposti in gallerie in tutti gli Stati Uniti. Nel 2013 è uscito il suo primo libro fotografico, I AM ALASKAN. Adams si può seguire anche su Instagram, sul suo sito e sul suo blog.