L’ISIS ha rivendicato l’attentato di Londra
Tramite la sua agenzia di news semi-ufficiale Amaq, ma non è ancora chiaro che tipo di legami avesse l'attentatore con il gruppo estremista
Lo Stato Islamico (o ISIS) ha rivendicato l’attentato compiuto a Londra mercoledì attorno alle 15.40 ora italiana. Dalla formulazione della rivendicazione, dicono gli esperti, è probabile che l’attacco non sia stato “diretto” dai vertici dell’organizzazione, ma solo “ispirato”: è una differenza importante, su cui però si avranno maggiori certezze solo dopo le indagini della polizia. Da quanto se ne sa finora, l’attentato è stato compiuto da un solo uomo, che è stato identificato dalla polizia come Khalid Masood, un britannico di 52 anni con alcuni precedenti penali per aggressione e possesso illegale di armi. Questa mattina la prima ministra britannica Theresa May aveva detto durante un discorso in Parlamento che qualche anno fa l’attentatore era stato indagato dall’MI5, i servizi di intelligence del Regno Unito, per attività legate all’estremismo violento.
Giovedì la polizia britannica ha arrestato otto persone durante diverse operazioni collegate all’attentato compiuto ieri a Londra, nel quale sono state uccise cinque persone, incluso l’attentatore. May ha detto che il livello di minaccia terroristica nel paese non verrà alzato: attualmente il pericolo è classificato come “grave”, che significa che l’attacco è “molto probabile”; il livello successivo, il più alto, è “critico”, che indica che l’attacco è “imminente”.
Il Post segue gli aggiornamenti da Londra con questo liveblog, se leggi da smartphone clicca qui